Gela. Il centrodestra risente della pressione dei tanti candidati a sindaco, ufficiali e non. Una gara che potrebbe nuovamente far scoppiare la coalizione. Una confusione che viene percepita dai vertici locali dell’Udc. Il coordinatore cittadino Salvatore Incardona si rivolge a tutti i possibili alleati. “In questi giorni ho come il sentore che i cittadini a causa del frastagliamento politico che stiamo presentando si stiano disinnamorando della politica che vuole fare – dice – basta con proclami ed interventi personali finalizzati soltanto ad imporre una propria linea. Sappiamo che la città non ha bisogno di programmi dell’altro mondo perché deve ritornare a vivere. Non possiamo permetterci, noi del centrodestra, di disperdere le forze che abbiamo. Altrimenti consegneremo nuovamente la città in mano a chi l’ha distrutta”.
Tanti aspirano alla poltrona di primo cittadino e c’è poi il caso Forza Italia, in seria difficoltà interna. Incardona, in contatto con il coordinamento provinciale e regionale del partito, mira a fermare le facili fughe in avanti, nel caso del centrodestra fin troppo facili. “Questo clima di proclami personali non fa bene a chi, al contrario, vuole lavorare per sviluppare un programma attorno ai bisogni della città e dei cittadini – conclude – portare la gente al voto non sarà cosa semplice e questo ci impone di presentare alla città una nuova fase della politica locale che sia fattiva e non distruttiva. Quindi basta. Da moderato faccio appello ancora una volta ai compagni della coalizione chiedendo loro di smorzare i toni e di convergere tutti insieme verso l’obiettivo comune. Dobbiamo dare alla città un governo solido che tenga lontani il populismo e la demagogia”. In questa fase quasi cruciale, con tante rivalità interne e con i vertici palermitani che guardano agli equilibri dell’alleanza, non sarà semplice far passare un appello di questo tipo.
