Gela. Il faccia a faccia, soprattutto giudiziario, tra i proprietari di diversi terreni presenti lungo la statale 115, nella zona di Montelungo, e i responsabili dell’associazione di comprensorio l’Agave continua. Danni ai terreni? Questa volta, però, si arricchisce di nuovi particolari. I quattro proprietari dei vasti fondi hanno scelto di citare in giudizio sia il Comune sia l’Anas. In sostanza, la costruzione delle villette del complesso residenziale avrebbe prodotto un dislivello tale da far scaricare per intero le acque piovane e ogni altro refluo direttamente lungo le loro proprietà. Adesso, dopo aver accusato gli stessi imprenditori che avviarono il progetto Agave, sollevano dubbi sulla condotta dei tecnici di Palazzo di Città e su quelli dell’Anas che avrebbero autorizzato una serie di operazioni ritenute anomale. Per il tramite dei loro legali, chiedono di essere risarciti. Intanto, nel corso del procedimento civile avviato davanti ai giudici del tribunale, si è provveduto alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio, scelto proprio dal magistrato, con il compito di valutare la sussistenza dei danni e delle eventuali anomalie nell’intero progetto alla base del complesso residenziale che si affaccia sulla zona di Montelungo.