Gela. Una corona d’alloro a trent’anni dall’agguato dei killer di mafia. Gaetano Giordano, commerciante coraggioso che pagò con la vita il suo no alle imposizioni estorsive dei clan, è stato ricordato proprio nel punto dell’azione di morte, che lo strappò alla sua famiglia e alla sua città. In via Verga, questa sera, c’erano soprattutto le istituzioni. La città però avrebbe dovuto rispondere in maniera molto più intensa, in un periodo nuovamente segnato dalla violenza e dalle intimidazioni. La moglie Franca Evangelista e i figli Massimo e Tiziana hanno voluto ricordare Giordano “in maniera semplice”, senza troppe cerimonie ufficiali. La moglie Franca non ha trattenuto la commozione mentre leggeva un sentito appello. “Una grande eredità, restiamone degni”, ha detto visibilmente toccata da un ricordo certamente indelebile. In memoria del commerciante si è anche tenuta una messa, nella chiesa di San Francesco, che ha preceduto la posa della corona d’alloro, proprio nel tratto di via Verga che trent’anni fa venne usurpato dai killer. “La crudeltà verso l’uomo”, così l’ha definita Franca Evangelista che da anni è impegnata sul fronte dell’antiracket e insieme ai figli è rimasta in città, a testa alta. Giordano venne scelto perché il suo nome “fu estratto a sorte tra quelli di cinque commercianti coraggiosi” che già allora avevano deciso di non piegarsi.
Toccò a lui e quella sera i killer non gli diedero scampo. Alla commemorazione, c’erano il prefetto Chiara Armenia, il questore Emanuele Ricifari, i vertici delle forze dell’ordine, i pm e il procuratore capo Fernando Asaro, oltre ad autorità politiche, a cominciare dal sindaco Lucio Greco e dal presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito (hanno partecipato assessori della giunta). La commemorazione ha visto la partecipazione di Tano Grasso della Fai e dei rappresentanti dell’antiracket locale. Il prefetto Armenia ha lanciato un monito affinché fatti come quello che portò alla morte di Giordano “non si ripetano più”. “Le sinergie che si sono create ci hanno fatto fare un passo in avanti”, ha detto il prefetto.