Gela. Trentacinque milioni di euro per una tratta ferroviaria a scartamento ridotto. La Modica-Gela-Caltanissetta diventa un caso, almeno stando alla segreteria provinciale della Filt Cgil e a quella confederale dello stesso sindacato.
Di chi è la responsabilità? “È stata riaperta a dicembre ma con enormi disservizi. Solo tre corse in andata e tre per il ritorno – spiegano Orazio Gauci e Ignazio Giudice – migliaia di cittadini provenienti da tutti i comuni del nisseno, a partire da quello più distante cioè Gela, usano questa tratta per viaggiare da Caltanissetta e Palermo. Se funzionasse nel migliore dei modi e se fossero potenziate le corse, sarebbe un’ottima soluzione per tanti studenti e pendolari”. Per i sindacalisti, quindi, le responsabilità vanno addebitate non solo alle istituzioni locali ma anche al management di Ferrovie dello Stato. “Ferrovie dello Stato cosa sta facendo? Dov’è? Interessava solo fare i lavori e bruciare trentacinque milioni di euro? – chiedono polemicamente i due sindacalisti – la Regione di cosa si occupa? Dichiara di non avere i fondi per finanziare altre corse ma basterebbe una revisione di quelle esistenti”. Così, già nei prossimi giorni, Gauci e Giudice chiederanno la fissazione di una conferenza di servizi sulla questione, oltre all’intervento della prefettura di Caltanissetta.