Gela. Tre pazienti con disturbi mentali dirottati in altri presidi ospedalieri, in attesa di capire se debbano essere sottoposti a Tso. E’ accaduto nelle ultime ore e la struttura del “Vittorio Emanuele”, con il reparto di psichiatria ridotto ai minimi, non riesce a dare il necessario servizio. La madre di uno dei pazienti, che è stato trasferito a Ragusa, ha contattato la Consulta per le disabilità e l’associazione H, presieduta dall’avvocato Paolo Capici. La donna praticamente aveva perso la tracce del figlio, non sapendo neanche del trattamento sanitario obbligatorio. I responsabili della Consulta e dell’associazione H si rivolgeranno alla procura, con un esposto. Gli altri due pazienti sono stati trasferiti al “Sant’Elia” di Caltanissetta.
“Sono consapevole che poco o nulla cambierà ma che è nostro dovere farlo visto che i politici cittadini, surrogati dall’onorevole Mancuso, stanno zitti e permettono ancora oggi lo smantellamento di tutta la sanità locale. Non so che fine abbia fatto il comitato per la sanità locale mentre so solo che noi come Consulta, seppur considerati fantasmi, almeno da alcuni incapaci e arroganti pseudo-politici, continueremo a batterci perché in città ci sia una sanità dignitosa per tutti”, dice l’avvocato Capici.
Politica locale e regionale inesistente
i gelesi trattati come gente non degna di curarsi nel proprio ospedale