Gela. Sono passati oltre tre anni dai primi contatti che l’amministrazione comunale avviò con un legale trapanese per ottenere un parere relativo alla legittimità della stabilizzazione di un dipendente dell’ente. Da quel momento, però, nonostante l’impegno economico assunto e la necessità di redigere una relazione tecnica sul caso, nessuna traccia del professionista.
Niente relazione e, a questo punto, niente più incarico.
La decisione è stata appena assunta dalla giunta comunale che, in questo modo, ha revocato l’incarico all’avvocato del foro di Trapani per assegnarlo ad un sostituto. In tre anni, infatti, il risultato conseguito è pari a zero. L’impegno spesa assunto dall’amministrazione per coprire i costi del parere legale, in verità, non era di quelli esorbitanti: circa duemila euro da versare al professionista.
Peccato, però, che della relazione sul caso del dipendente comunale non se ne sia vista neanche l’ombra. L’incarico ufficiale, dopo i primi contatti, venne assegnato con un provvedimento del maggio di due anni fa.
Adesso, il sindaco Angelo Fasulo, a sua volta avvocato, davanti all’inerzia del collega trapanese, ha deciso di rompere il rapporto. Le sorti del dipendente comunale sulla cui stabilizzazione, risalente a cinque anni fa, sorsero dubbi, saranno legate ai verdetti che, questa volta, giungeranno da un legale, sperano in giunta, perlomeno più celere.
