Travolta da un vecchio televisore, Naomi Celona rischiò di morire: la zia verso la messa alla prova

 
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Gela. Una messa alla prova, probabilmente svolgendo attività sociale.


L’incidente in casa. La richiesta è arrivata dalla difesa di Giuseppa Celona, accusata di quanto accaduto alla piccola Naomi Celona, colpita da un vecchio televisore mentre si trovava nell’abitazione di famiglia a Settefarine. I danni riportati dalla bambina furono terribili, anche da un punto di vista neurologico. La donna è finita a processo, davanti al giudice Ersilia Guzzetta, per rispondere delle gravissime lesioni. In base alle contestazioni mosse dai magistrati della procura, l’imputata non avrebbe adottato il necessario controllo sulla piccola, libera di arrivare al vecchio televisore che le cadde addosso. La difesa ha sempre escluso responsabilità. Si sarebbe trattato solo di una tragica fatalità.

La bambina, per il tramite della madre, è costituita parte civile con l’avvocato Carmelo Tuccio. E’ stato, invece, il legale di difesa, l’avvocato Salvo Macrì ad avanzare la richiesta di messa alla prova che, se accolta dal giudice, sospenderà il procedimento fino alla conclusione delle attività previste dal programma da stilare. “L’imputata – ha detto in aula il suo legale – sente il peso morale di quanto accaduto e vuole fare del bene alla comunità”. La bambina rischiò di morire e ancora oggi risente delle lesioni subite, che hanno del tutto trasformato la sua vita. A febbraio, sarà il giudice a valutare l’eventuale programma di messa alla prova.

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