Trattamenti di favore in carcere, c’è anche il caso di Maurizio Novembrini: manette all’ex direttore

 
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Bergamo. Ventisette indagati e in carcere è finito soprattutto l’ex direttore della struttura penitenziaria di Bergamo. I pm della procura lombarda ritengono che Antonio Porcino, nel corso del tempo, sia riuscito a calamitare presunte mazzette, per l’affidamento di appalti all’interno del carcere della città lombarda, ma anche a rilasciare provvedimenti di “favore” ad alcuni detenuti. Tra gli altri reati, si ipotizza quello di corruzione. Nelle carte dell’inchiesta, spunterebbe anche il caso del quarantaquattrenne gelese Maurizio Novembrini, detenuto dopo il duplice omicidio di Caravaggio. Il gelese, infatti, ha ucciso il fratello Carlo e la sua compagna Maria Rosa Fortini. Dopo l’arresto, è stato trasferito nel carcere di Bergamo, ancora diretto da Porcino, prima del pensionamento.

I pm, nell’elenco degli episodi ritenuti sospetti, citerebbero proprio presunti trattamenti di favore che l’ex direttore della struttura avrebbe garantito a detenuti, compreso lo stesso Novembrini (un particolare raccontato da “L’Eco di Bergamo”). Le indagini sono in corso ed hanno già condotto all’esecuzione di misure di custodia cautelare ai danni di imprenditori, funzionari di polizia penitenziaria e operatori sanitari. L’inchiesta avrebbe tratto spunto dai presunti favori ricevuti da un altro imprenditore, arrestato al termine di un’indagine su appalti per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

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