Gela. La documentazione tecnica, a fine dicembre, è stata trasmessa agli uffici del Ministero della transizione ecologica, per la valutazione preliminare. Si tratta del progetto per il ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, nel punto del crollo di oltre dieci anni fa, nei pressi di Niscemi. La struttura cedette, con due piloni crollati e una tratta ferroviaria interrotta del tutto. Il crollo, che fortunatamente non generò conseguenze alle persone, avvenne nel 2011 e tre anni dopo quello che rimaneva fu demolito. Da allora, la tratta non è mai stata ripristinata. Ad ottobre di un anno fa, l’assessore regionale Marco Falcone annunciò l’avvio dell’iter per la gara. Progettazione esecutiva e realizzazione delle opere, questo prevede il procedimento. Falcone parlò di fondi disponibili per circa dieci milioni di euro. Le carte della progettazione, inoltrate da Ferrovie dello Stato, sono arrivate al ministero. Allo stato non sono in cantiere particolari sviluppi tecnologici, visto che si procederà con il ripristino di un tratto, già prima del crollo ancora a binario unico e senza elettrificazione.
La strada ferrata arriva fino a Gela, partendo da Catania. Saranno i funzionari ministeriali, che si occupano delle valutazioni Via-Vas, a verificare i dati e il progetto presentati. Italfer, del gruppo Ferrovie dello Stato, ha inoltrato una relazione generale, che illustra gli interventi in programma.