Gela. Mentre c’è attesa per il consiglio monotematico sulla questione trasporto disabili, convocato per questa sera alle 18, la vicenda che vede lo scontro tra Comune ed Aias si colora di nuove presunte ombre.
Questa mattina un gruppo di famiglie che in questi anni ha usufruito del servizio di trasporto fornito dall’Aias si è recato in Comune per chiedere spiegazioni rispetto all’avviso di interruzione di servizio che l’azienda ha già comunicato per la prossima settimana.
Secondo quanto dicono i familiari degli assistiti dall’Aias avrebbero comunicato la sospensione del servizio poiché il comune non pagava i rimborsi dovuti. Rimborsi che in realtà le famiglie avrebbero dovuto chiedere direttamente al Comune ma che, sempre secondo l’Aias, sarebbero stati rifiutati dagli stessi familiari degli assistiti.
Qui la vicenda si complica perché in realtà, le famiglie affermano di aver firmato una delega all’Aias per accedere ai rimborsi comunali. Delega che non avrebbe di fatto però alcun valore considerato che non esiste un rapporto giuridico tra Aias e Comune e che la stessa azienda non ha mai presentato questi documenti all’assessorato ai servizi sociali.
Una scoperta che ha scatenato la rabbia dei familiari. Le famiglie adesso sono pronte a denunciare tutti ai Carabinieri, il rischio tra l’altro è quello di perdere tutti i rimborsi dell’anno trascorso e di dover pagare di tasca propria per il servizio ricevuto in questi mesi.
L’assessore Gnoffo però tranquillizza le famiglie, assicura che andrà in fondo alla vicenda e le invita a fare richiesta immediata di rimborso presso gli uffici dell’assessorato.
Da noi contattata la presidente dell’Aias Anna Maria Longo ha confermato di aver fatto firmare una liberatoria sul rimborso agli assistiti e di aver inoltrato fatture al Comune fino ad aprile. La presidente rimarca che tutto è stato fatto nel rispetto delle leggi.