Gela. Le loro posizioni processuali verranno valutate, per ora separatamente rispetto a quelle degli altri imputati. I giudici del collegio penale del tribunale di Caltanissetta vogliono approfondire le eccezioni avanzate dai legali di difesa di Rocco Mondello, gelese da anni residente in Germania, e del mercante d’arte William Thomas Veres. Secondo le accuse, avrebbero entrambi avuto un ruolo importante nel presunto traffico internazionale di reperti archeologici, scoperto al termine dell’inchiesta “Demetra”. I legali che li rappresentano, gli avvocati Davide Limoncello, Angelo Cafà e Alfio Leanza, hanno contestato la mancata sottoposizione ad interrogatorio. I due coinvolti non sarebbero mai stati sentiti per i fatti che gli vengono contestati. Un punto che potrebbe pesare sul procedimento, almeno nei loro confronti. Gli atti potrebbero ritornare ai pm della procura nissena. Una decisione forse arriverà a novembre.
Tra i coinvolti, diversi presunti tombaroli gelesi. A processo sono finiti Simone Di Simone, Orazio Pellegrino e Giuseppe Cassarà e ancora Matteo Bello, Angelo Chiantia, Luigi Grifasi, Francesco Giordano, Luigi Lacroce, Francesco Lucerna, Giovanni Lucerna, Maria Debora Lucerna, Calogero Ninotta, Salvatore Pappalardo, Gaetano Patermo, Gaetano Romano, Luigi Signorello e Palmino Signorello. I presunti affari del gruppo sono stati ricostruiti dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Roma, da quelli dei comandi provinciali e da Europol ed Eurojust. Tra i difensori degli imputati ci sono gli avvocati Ivan Bellanti, Paolo Di Caro, Ignazio Valenza, Dario Giambarrasi, Walter Tesauro, Salvatore Manganello, Vincenzo Vitello, Simone Iofrida, Giampiero Russo e Alfonso Russo.