Traffico di droga con base in città, richieste di riti alternativi per gli imputati
Gli imputati rispondono di pesanti contestazioni, tutte legate al traffico di droga, con canali anche calabresi
Gela. A fine giugno, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, saranno valutate le richieste di riti alternativi, che intanto verranno formalizzate dalle difese. Gli imputati rispondono di pesanti contestazioni, tutte legate al traffico di droga, con canali anche calabresi. Innanzi al giudice dell'udienza preliminare, ne rispondono Crocifisso Di Gennaro, Michael Nicholas Liardo, Emanuele Ferrigno, Mauro Di Francesco, Cristofer Schembri, Giuseppe Peritore, Arnaldo Peritore, Vincenzo Tilaro, Alessio Romano, Salvatore Di Nicola, Benito Peritore, Simone Gueli, Salvatore Noviziano, Dalila Minardi, Girolamo Licata e Antonino Raitano. Per gli inquirenti, ruoli strategici sarebbero stati ricoperti da Di Gennaro e Liardo. Quest'ultimo pare tenesse i rapporti con i fornitori catanesi. La tappa calabrese, secondo gli investigatori, era coperta dai contatti di Di Francesco, che avrebbe messo a disposizione auto “pulite” per le forniture. Risultava titolare di un’attività di noleggio. L'attività di indagine, coordinata dai pm della Dda di Caltanissetta, è stata condotta dai carabinieri. In base a quanto accertato, alcuni esercizi commerciali gestiti dai coinvolti pare fossero solo di facciata mentre il business vero era il traffico di sostanze stupefacenti. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Antonio Gagliano, Salvo Macrì, Filippo Spina, Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio, Giovanna Cassarà e Luca Cianferoni.
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