Gela. L’uscente Angelo Fasulo, il grillino Domenico Messinese, l’attuale consigliere comunale Giuseppe Di Dio, il punto interrogativo nel centro destra e Saverio Di Blasi.
“Pronta una lista civica”. Nella corsa a Palazzo di Città, arriva anche il dipendente comunale da anni ai ferri corti non solo con la giunta Fasulo ma anche con buona parte dei dirigenti dell’ente. Di Blasi, infatti, conferma la volontà di candidarsi. “Non mi sono mai ritirato – spiega – ho già una lista a disposizione. La nostra sarà una lista civica che non ha nulla a che spartire con i partiti”. Il presidente dell’associazione Aria Nuova, spesso autore di denunce che hanno mirato a fare chiarezza sul rapporto tra l’industria e la città, è appoggiato da un gruppo di tecnici e professionisti, tutti locali.
“Ci sono esperti in materia ambientale e amministrativa”. “Con me – dice – ci sono esperti in materia ambientale e amministrativa. Nei prossimi giorni, vareremo definitivamente la nostra lista e sceglieremo la denominazione. Fare il sindaco, significa proprio questo. Farsi appoggiare da persone competenti in vari settori e non pensare solo alle foto sui giornali o ai propri interessi personali”. E il conflitto tra la carica di sindaco e quella di dipendente comunale? “La legge consente – conclude – di sospendersi dall’incarico di dipendente comunale per il periodo necessario a completare il mandato a sindaco. Io farò proprio questo”. Dopo l’esperienza nelle liste a supporto del Partito Democratico e le tante polemiche che ne conseguirono, Di Blasi prova la corsa solitaria.
