Tmb “congelato” nuova proroga per evitare emergenza rifiuti: “Prefetto informato su gare deserte”

 
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Gela. Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma si dovrebbe andare verso una nuova proroga (di un mese) per l’impianto mobile di trattamento meccanico biologico dei rifiuti. Sulla carta, già dall’1 ottobre sarebbe dovuto partire il nuovo sistema Tmb, nella discarica Timpazzo. I ritardi di consegna e collaudo, però, faranno inevitabilmente slittare l’avvio di un impianto da diversi milioni di euro, che inizialmente dovrebbe essere gestito dall’Ato Cl2 (almeno per i primi sei mesi), in attesa che entri a regime la società in house, controllata direttamente dalla Srr4. Questa mattina, negli uffici della Provincia, sindaci, il commissario liquidatore dell’Ato Giuseppe Panebianco e il presidente della Srr Salvatore Chiantia, hanno avuto un confronto con i funzionari nisseni, che avrebbero già raccolto i necessari pareri per il rilascio della proroga. Il punto interrogativo, però, rimane quello della consegna del nuovo Tmb. “Per ora, abbiamo scongiurato una più che probabile emergenza rifiuti – dice Chiantia – già lunedì, dovrebbe arrivare l’ordinanza che proroga l’uso del Tmb mobile a Timpazzo”. Entro i prossimi trenta giorni, però, si dovrà fare chiarezza sull’avvio del nuovo impianto. “Da questo punto di vista – aggiunge Chiantia – non abbiamo ancora avuto indicazioni. C’è stata la volturazione in favore della Srr, anche per la nuova vasca di Timpazzo. La consegna dell’impianto non l’abbiamo ancora avuta”. La Srr4, in ogni caso, non potrà gestire direttamente il sistema e si stanno approntando tutti i passaggi burocratici per istituire la società in house, destinata ad occuparsi solo degli impianti del ciclo rifiuti. Anche questo è un aspetto piuttosto difficile da determinare. I vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione hanno più volte mosso osservazioni sulla legittimità del passaggio di consegne sugli impianti. La questione tiene banco davanti ai giudici amministrativi del Tar. Una confusione generalizzata che non trova vere soluzioni nella normativa regionale. L’Ars, addirittura, potrebbe dare il via libera ad una nuova disciplina, che andrebbe a mutare di nuovo l’intero scenario.

Nelle stesse ore, Chiantia ha risposto alla convocazione della Prefettura di Caltanissetta, relativa alle due procedure di gara per il servizio rifiuti, andate deserte. “Abbiamo voluto informare il prefetto – conclude – è stata una discussione piena. Del resto, non si possono prendere provvedimenti”. Anche le gare deserte vanno a pesare su uno scenario fortemente instabile.

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