Gela. Nonostante l’emergenza che si protrae da ormai oltre un anno, il sistema della piattaforma integrata di Timpazzo ha comunque retto. Il sito locale è stato individuato dalla Regione tra quelli, che molto più di altri, hanno dovuto far fronte alla situazione emergenziale registratasi soprattutto nella zona catanese. Anche in questo periodo estivo, la tenuta del sito locale non sembra a rischio. Dalla Regione e da “Sicula trasporti”, la società proprietaria degli impianti che servono l’area etnea, in questa fase non sono arrivate nuove indicazioni. Un silenzio che preoccupa i vertici di “Impianti Srr”, la società in house che porta avanti Timpazzo. Sia a giugno che a luglio, l’amministratore Giovanna Picone ha scritto a Palermo e alla stessa “Sicula”. Il sunto è piuttosto semplice da fare, vanno diminuiti i conferimenti destinati alla vasca E di Timpazzo. L’attenzione è concentrata sul surplus che arriva dall’impianto di “Sicula trasporti” e che non può superare la soglia delle 950 tonnellate giornaliere, così come previsto anche dal Tar. I responsabili di “Sicula”, nel frattempo, avrebbero dovuto trovare soluzioni alternative per alleggerire la pressione dei conferimenti destinati a Timpazzo. Non l’hanno fatto e da domani sarà direttamente “Impianti Srr” a disporre un diverso cronoprogramma. Dall’impianto che serve l’area etnea non potranno più arrivare quantitativi fino a 2.300 tonnellate settimanali, ma bisognerà rientrare nel limite di 1.500 tonnellate. L’amministratore Picone ha scritto alla Regione, al dipartimento competente, alla stessa “Sicula” e alla Srr4. Un’esigenza che si è fatta ancora più stringente perché, intanto, altri ambiti siciliani hanno chiesto di potersi servire della vasca E di Timpazzo. Da ultimo, quello che fa riferimento a “Trapani servizi”. Di conseguenza, da “Sicula” non potranno più arrivare i quantitativi inizialmente previsti, salvo che la Regione non emetta disposizioni ulteriori, che fino ad oggi non si sono viste.
I vertici di “Impianti Srr” vogliono anzitutto salvaguardare la vasca E, evitando patemi ai Comuni della Srr4, che già devono fare i conti (salati) con lo stop all’impianto di compostaggio di Brucazzi dell’Ato Cl2, posto sotto sequestro. Sembra esserci l’intento, inoltre, di non diventare punto esclusivo per i conferimenti dell’area etnea. La scorsa settimana, invece, la Regione, attraverso il dipartimento regionale acqua e rifiuti, ha autorizzato gli interventi per l’efficientamento del sistema Tmb, che dovrebbero assicurare un miglioramento del ciclo interno alla piattaforma di Timpazzo.