“Timpazzo riapra oppure chiederò i danni alla Regione”, il sindaco attacca: l’Ato ha già il progetto

 
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Gela. La discarica Timpazzo va riaperta prima possibile. La posizione è stata ribadita anche nel corso del vertice convocato al dipartimento acque e rifiuti della Regione.

Il vertice a Palermo. Allo stesso tavolo, il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco, l’ingegnere Sergio Montagnino, il sindaco Domenico Messinese e i tecnici regionali. Proprio i rappresentanti dell’Ato hanno spinto affinché si adottino procedure d’urgenza che consentano di verificare il piano per la rimodulazione dei profili del sito di conferimento. In questo modo, ci sarebbe la possibilità di continuare ad abbancare i rifiuti nelle due vasche attive, in attesa che si sblocchi la procedura per i lavori di ampliamento del sito e per la realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico. “Abbiamo chiesto – spiegano il commissario Panebianco e l’ingegnere Montagnino – che venga rispettato il cronoprogramma che avevamo iniziato ad attuare prima dell’ordinanza di chiusura”. A questo punto, un nuovo incontro dovrebbe tenersi già venerdì. I tecnici dell’Ato sarebbero comunque pronti ad intervenire con un impianto provvisorio per venire incontro alle richieste arrivate da Palermo. Intanto, il sindaco Domenico Messinese è stato decisamente chiaro. “La discarica di Timpazzo va riaperta prima possibile – spiega – l’ho confermato anche durante la riunione. Non possiamo andare avanti così per molti altri giorni. I nostri compattatori che arrivano a Lentini per scaricare devono sostenere file molto lunghe, con aggravi evidenti dei costi. Il piano era già stato presentato e credo che l’ordinanza di chiusura della discarica non sia giustificabile. Se non dovesse arrivare il via libera alla riapertura, sarò costretto a chiedere i danni alla Regione”.

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