Timpazzo, l’amministrazione comunale contro decreto Regione: proporrà ricorso al Tar

 
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Gela. Il limite massimo giornaliero di rifiuti conferibili nella discarica Timpazzo è stato depennato a fine marzo, con un decreto del dipartimento regionale acqua e rifiuti. Per fare fronte all’emergenza continua che si registra in diverse zone dell’isola, a Palermo hanno ritenuto di dover superare il tetto, per non avere troppe riserve, qualora ci fosse l’urgenza di conferire. I vertici della “Impianti Srr”, comunque, stanno tenendo sotto stretta osservazione la capacità della vasca E, oltre che dell’intera impiantistica del sito, per non incorrere in eventuali stop dell’attività. L’amministrazione comunale vuole comunque tentare la strada della giustizia amministrativa, per bloccare gli effetti del decreto e ripristinare ciò che era riportato nell’Aia per Timpazzo, con un limite massimo giornaliero di 450 tonnellate. In municipio, è stato notificato il ricorso amministrativo, che sempre contro il decreto, ha proposto la società “Impianti Srr”, che gestisce la piattaforma di Timpazzo. Si chiede la sospensiva, congelando da subito gli effetti del provvedimento. La giunta ha dato mandato al sindaco Lucio Greco di agire in sede amministrativa. Il primo cittadino e l’assessore al ramo Cristian Malluzzo, inoltre, attendono che la Srr4 possa prendere una posizione ufficiale. Tutte le assemblee convocate nelle scorse settimane sono andate a vuoto. Per l’amministrazione comunale, a Timpazzo c’è il serio rischio di esaurire la capacità della vasca, ben prima del previsto. Da circa un anno, ormai, arrivano quantitativi maggiori di rifiuti e quella che doveva essere un’emergenza passeggera, si è invece trasformata in consuetudine.

Gli assessori hanno autorizzato un’azione al Tar, attraverso un ricorso autonomo del Comune oppure “ad adiuvandum” rispetto a quello che è già stato avanzato dalla “Impianti Srr”. Greco e Malluzzo, alcune settimane fa, hanno scritto al presidente della Srr4, Filippo Balbo, riproponendo la necessità che venga assunta una posizione netta sulla vicenda di Timpazzo. L’assemblea della Srr è stata sostanzialmente ingessata, anche dall’imminenza delle amministrative in alcuni Comuni dell’ambito, con i sindaci di nuovo in lizza che non intendono scoprirsi né assumere determinazioni che potrebbero farli entrare in contrasto con il governo regionale.

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