Gela. La dichiarazione di area ad alta crisi di incidenza ambientale non è frutto di fantasia, ma il risultato di una serie di controlli che hanno accertato lo stato emergenziale. Sono disposto a rispettare il principio di solidarietà, ma mi opporrò con tutte le mie forze all’arrivo di
camion da tutta la Sicilia, inquinanti e carichi di spazzatura. Sono pronto ad intestarmi questa battaglia in tutte le sedi, – prosegue – e deciso a difendere gli interessi della mia città. Siamo, infatti, di fronte ad una situazione così delicata che dovrebbe superare qualsiasi interesse partitico. La mia speranza rimane, anzi, quella di trovare collaborazione e condivisione da parte di tutte le forze politiche e sindacali. Nel ringraziare tutti coloro che, condividendo le ragioni di questa legittima battaglia, si sono schierati dalla mia parte, ho tratto, da questa vicenda, la convinzione che nulla può rimanere come è stato fino ad ora. Abbiamo certamente il dovere di trovare il giusto equilibrio e la giusta soluzione al problema, ma nessuno può costringere il mio territorio a subire ulteriore inquinamento che potrebbe pregiudicarne il futuro agricolo e ambientale”.
Le posizioni del sindaco, che ieri ha presentato una mozione in assemblea che prevede la possibilità di un ricorso al Tar, non hanno però trovato condivisione, anche politica, dai vertici della Srr, a cominciare dal presidente Filippo Balbo. L’amministrazione comunale in ogni caso è intenzionata a non dar seguito alle indicazioni della regione, nonostante Palermo abbia comunque già individuato in Timpazzo la soluzione per attenuare l’emergenza a seguito della chiusura del sito di Lentini.