Gela. Nella Piana di Gela c’è il sospetto concreto che vi sia inquinamento da idrocarburi.
Le acque sotterranee sono sottoposte a controlli periodici. Ci sono voluti due anni affinchè in una particella in contrada Grotticelli si decidesse di intervenire. L’Arpa infatti aveva scoperto che in un pozzo era evidente una contaminazione da idrocarburi. Questo avveniva nel giugno del 2015, e dopo un anno, dalle prove di campionamento emerse che la concentrazione di idrocarburi superava la tabella del relativo decreto legislativo.
A quel punto l’ex Provincia suggeriva all’Arpa di individuare il responsabile della contaminazione, attraverso indagini tecniche.
Nel frattempo il sindaco, per salvaguardare la salute pubblica, ha ordinato ai proprietari dei terreni l’utilizzo dell’acqua di quell’area ed il divieto ad uso agricolo e di pascolo del suolo.
Sette mesi dopo l’Arpa rispondeva al Libero Consorzio di Caltanissetta: “Non è stato possibile individuare il responsabile della contaminazione”. A quel punto ai proprietari del sito veniva imposto di mettere in sicurezza l’area. Adempimento ignorato, che ha costretto il Comune ad intervenire, addebitando le spese poi ai proprietari.
La ditta Gesind dovrà svolgere le attività di accertamento della presenza del rifiuto liquido, campionamento ed analisi di caratterizzazione.
Ai cittadini interessano due cose:
- Quei terreni a Grotticelle sono ancora contaminati?
- Chi li ha contaminati?
Qualche sospetto c’è ma occorre attendere “gli accertamenti”.