Gela. E’ ritenuto un intervento fondamentale, anche nel contrasto alla pandemia. La nuova terapia intensiva all’ospedale “Vittorio Emanuele”, seppur in programma da mesi, ancora tarda a vedere l’avvio dei cantieri. Ad oggi, nonostante le tante sollecitazioni che sono arrivate anche dalla politica, non si vedono sviluppi particolari e gli operatori del settore sono molto preoccupati. Nel corso di questi lunghi mesi segnati dalla presenza invasiva del Covid, si sono susseguiti gli appelli per il rafforzamento dei servizi sanitari in città, compresa appunto la terapia intensiva, finanziata da Eni. Dalla commissione consiliare sanità, presieduta da Rosario Trainito, sono giunte precise sollecitazioni e di recente anche il comitato “Sos Vittorio Emanuele”, composto da cittadini e associazioni, ha denunciato il fatto che i cantieri non siano ancora partiti, nonostante le rassicurazioni fornite pubblicamente dalla dirigenza Asp. Attività che invece sono in atto nel polo sanitario di Caltanissetta, dove è in atto comunque un ulteriore intervento sempre per la terapia intensiva. Al “Vittorio Emanuele”, invece, si aspettano i lavori previsti dagli accordi.
Il caso della terapia intensiva è solo l’ultimo di una serie di mancati interventi che pesano su una struttura ospedaliera che deve fronteggiare l’emergenza Covid, in una situazione di evidente carenza di servizi.
Ancora i Gelesi e la politica locale ,non abbiano capito che caltanissetta e nello specifico l’ Asp non hanno nessun interesse a far crescere GELA
e dotare la città delle strutture che necessita , la sesta città di Sicilia
umiliata e trattata malissimo