Gela. Lo scorso fine settimana sono stati fermati a Vittoria, nella zona di contrada Fossa di Lupo. Due gelesi, il settantunenne Rocco Cassarà e il cinquantenne Aurelio Areddia, pare stessero portando via un carico di uva, sottratta da un terreno privato. Il proprietario però è intervenuto sul posto e li ha fermati. I due sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari. Questa mattina, si sono presentati davanti al giudice del tribunale di Ragusa. L’iniziale accusa era di tentata rapina impropria, perché secondo la ricostruzione avrebbero minacciato il proprietario del terreno, anche utilizzando una zappa. Nel corso dell’udienza, sono stati esposti alcuni particolari che per le difese incidono sulla contestazione. Non ci sarebbero infatti gli estremi della tentata rapina ma quelli del tentato furto, così come è stato indicato alla fine proprio dal giudice, che ha convalidato gli arresti ma concedendo ai gelesi il solo obbligo di dimora, senza che possano lasciare la città.
Il legale di Areddia (l’avvocato Giovanna Cassarà) ha presentato documentazione medica, sottolineando la sussistenza di condizioni di salute mentale spesso precarie. L’altro coinvolto è invece rappresentato dall’avvocato Carmelo Tuccio. Il procedimento prosegue ma allo stato per un tentato furto, sventato con l’arrivo del proprietario, e non per un tentativo di rapina.