Gela. Un accordo vero e proprio, in vista della seduta consiliare di domani sera, ancora non c’è. L’assise civica dovrà esprimere i tre consiglieri che entreranno nell’organismo politico dell’Unione dei Comuni, struttura che inizia a prendere forma e che punta dritta ai finanziamenti della programmazione 2021-2027. Pro-Greco, progressisti e centrodestra intransigente, un’intesa non l’hanno affatto formalizzata e domani potrebbero emergere spaccati politici capaci di incidere anche sulle tappe successive. In serata, ci sono stati incontri. Progressisti e civici stanno cercando di capire se la linea della “responsabilità”, che hanno adottato almeno fino alle dimissioni del sindaco Lucio Greco, possa essere il viatico giusto per avere una rappresentanza forte nell’Unione dei Comuni. “Responsabili” e pro-Greco potrebbero andare verso una possibile convergenza, che tenda a non perdere colpi rispetto ai numeri del centrodestra. Sui finanziamenti, l’amministrazione comunale ha puntato fin dall’inizio, quando il settore sviluppo economico era sotto la guida del civico Terenziano Di Stefano. Il gruppo di “Una Buona Idea” ha sempre osservato con molta attenzione tutte le procedure in atto e le linee di finanziamento sono state sovente oggetto di approfondimento, anche dopo la rottura del rapporto politico con il sindaco Lucio Greco. Le interlocuzioni tra “responsabili” e pro-Greco sono proseguite anche in queste ore. Rappresentanti di partiti e movimenti si sono visti di passaggio, a Palazzo di Città (anche lo stesso Di Stefano). In chiave Unione dei Comuni, pare che si voglia puntare almeno su un nome espresso dai progressisti e su un altro invece che possa toccare l’area dei pro-Greco e dei civici. Sembrerebbe questo l’orientamento, che dovrà però trovare riscontri e risposte in aula, domani, quando si voterà a scrutinio segreto.
Il centrodestra, forte di numeri in aumento, si mantiene sul chi va là e seppur piuttosto guardingo non vuole rimanere indietro: cercherà di avere una propria rappresentanza nella struttura politica dell’Unione dei Comuni. Tutti si guardano intorno e probabilmente i “responsabili” dovranno riflettere con molta attenzione non solo sulla tappa dell’Unione ma anche su quelle successive, a partire dal rendiconto. I pro-Greco avranno necessariamente bisogno di manforte politico, che sicuramente non gli arriverà dal centrodestra della sfiducia, soprattutto dopo la controffensiva del sindaco Lucio Greco, scattata pubblicamente non appena è rientrato a Palazzo di Città.