"Tensioni interne? In giunta lavoriamo come una squadra", Morgana: "Vero problema è il personale che manca ovunque"

L'esponente pentastellato fa intendere che la decisione di andare avanti, senza cambi in corsa, possa essere l'opzione migliore, proprio in un periodo costellato da scadenze amministrative e finanziarie improcrastinabili

30 maggio 2025 21:00
"Tensioni interne? In giunta lavoriamo come una squadra", Morgana: "Vero problema è il personale che manca ovunque" - L'assessore Simone Morgana
L'assessore Simone Morgana
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Gela.  Le priorità amministrative di questo periodo sono ben conosciute e il sindaco Di Stefano le ha sovente ripetute, soprattutto ai suoi alleati. Il bilancio stabilmente riequilbrato ha la precedenza al pari del contratto Ghelas, municipalizzata che peraltro si trova ad affrontare il capitolo dei crediti vantati nei rapporti con Palazzo di Città. La necessità di non perdere di vista questi obiettivi, essenziali, ha convinto Di Stefano a mettere dietro al sipario le questioni più prettamente politiche. All'indomani delle elezioni provinciali di secondo livello sembrava che la posizione dell'Mpa, schierato con il centrodestra del presidente del Libero Consorzio Tesauro, fosse decisamente in bilico. Non sono mancate ruggini e tensioni fra gli alleati, ma il primo cittadino non intende mettere mano, adesso, a eventuali rimpasti o a "tagliandi" politici. "Io credo che questa delle tensioni interne sia più una percezione che arriva dall'esterno – dice l'assessore M5s Simone Morgana – in giunta lavoriamo come una squadra. Non ho mai notato scontri o dissidi. Non sono mai esistiti". L'esponente pentastellato fa intendere che la decisione di andare avanti, senza cambi in corsa, possa essere l'opzione migliore, proprio in un periodo costellato da scadenze amministrative e finanziarie improcrastinabili. E' chiaro però che le difficoltà pratiche non mancano. "Purtroppo, gli uffici comunali, in tutti i settori, sono ridotti all'osso – sottolinea l'assessore – mancano dirigenti e funzionari e spesso siamo noi stessi che ci occupiamo delle note o di dare riscontro alle pec. Non si può fare diversamente". Un vuoto, quello nell'organigramma comunale, decisamente pesante, reso arduo da affrontare dal dissesto che non consente particolari vie di azione.

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