Temi e strategie, progressisti e civici vogliono consolidarsi intorno a Di Stefano
Il patto non è blindato, senza se e senza ma, però poggia su garanzie maggiori rispetto a qualche tempo fa. Ci sono le scadenze amministrative da osservare e il "modello Gela", in parte ridimensionato dalle provinciali, può essere spunto per le regionali

Gela.Segnali di consolidamento politico tra le forze che lo scorso anno si sono intestate il "modello Gela" del sindaco Di Stefano. A dodici mesi di distanza dalla vittoria elettorale, è sempre più evidente che i partiti, diventati principali satelliti politici dell'amministrazione, si rivedono nella guida del sindaco Di Stefano ma attraverso un humus ancor più di centrosinistra e civico. La manifestazione odierna per la Palestina, organizzata in città, in concomitanza con quella nazionale, ha messo insieme l'intero arco di centrosinistra e le formazioni civiche, partendo dal gruppo di "Una Buona Idea", che si rivede a pieno nel primo cittadino. Dem, pentastellati, civici, comunisti e ancora partiti che non sono in giunta e in consiglio, Avs e "PeR", hanno tutti aderito e partecipato. Discorso diverso per altri pezzi della maggioranza, come l'Mpa, che questa mattina non si è visto in piazza (non pare ci fossero neanche esponenti di Azione). C'erano invece l'assessore Franzone e gli esponenti del suo gruppo, in quota Sud chiama nord. Di Stefano, a sua volta tra i partecipanti, sa che l'asse Pd-M5s è assolutamente imprescindibile per andare avanti. Le sue prese di posizione, nelle settimane della mini crisi, sono state rivolte in prevalenza ai democratici e ai pentastellati, quasi a voler richiamare un patto politico che a oggi è irrinunciabile, soprattutto con un Comune in dissesto e nell'attesa del bilancio e degli altri atti finanziari. Proprio iniziando dai temi, anche di carattere ampio, come la vicenda Palestina, quella della sanità (con la manifestazione regionale della prossima settimana) e l'impegno per il referendum di domani e dopodomani, in queste settimane l'asse consiliare del "modello Gela" sta forgiando una direttrice politica comune. Le segreterie continuano il dialogo, consapevoli che il supporto va dato al primo cittadino e agli assessori, in una fase che non è per nulla facile. Il bilancio stabilmente riequilibrato assorbe gran parte degli sforzi. Progressisti e civici non pare intendano scivolare nuovamente su recriminazioni di posizionamento. Oggi, in piazza, c'erano tutti i volti principali del "modello Gela", in primis i democratici e gli esponenti M5s (il vicepresidente Ars Di Paola e il senatore Lorefice non hanno mancato l'appuntamento). Il sindaco e i suoi civici non vogliono per nulla perdere il contatto con le altre forze della coalizione, soprattutto con quelle progressiste. Il patto non è blindato, senza se e senza ma, certamente però poggia su garanzie maggiori rispetto a qualche tempo fa. Ci sono le scadenze amministrative da osservare e traguardare ma il "modello Gela", in parte ridimensionato dalle provinciali, potrebbe diventare spunto di un'alleanza politica per le prossime regionali, in chiave appunto progressista e civica. Si riparte dai temi condivisi e da iniziative politiche unitarie e andranno poi affrontati i nodi che rimangono, compreso quello di altri alleati che si riconoscono in contesti politici differenti.