Quotidiano di Gela

Temi e strategie, progressisti e civici vogliono consolidarsi intorno a Di Stefano

Il patto non è blindato, senza se e senza ma, però poggia su garanzie maggiori rispetto a qualche tempo fa. Ci sono le scadenze amministrative da osservare e il "modello Gela", in parte ridimensionato dalle provinciali, può essere spunto per le regionali

A cura di Rosario Cauchi
07 giugno 2025 18:23
Temi e strategie, progressisti e civici vogliono consolidarsi intorno a Di Stefano - Di Cristina e Di Paola alla manifestazione per la Palestina
Di Cristina e Di Paola alla manifestazione per la Palestina
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Gela.Segnali di consolidamento politico tra le forze che lo scorso anno si sono intestate il "modello Gela" del sindaco Di Stefano. A dodici mesi di distanza dalla vittoria elettorale, è sempre più evidente che i partiti, diventati principali satelliti politici dell'amministrazione, si rivedono nella guida del sindaco Di Stefano ma attraverso un humus ancor più di centrosinistra e civico. La manifestazione odierna per la Palestina, organizzata in città, in concomitanza con quella nazionale, ha messo insieme l'intero arco di centrosinistra e le formazioni civiche, partendo dal gruppo di "Una Buona Idea", che si rivede a pieno nel primo cittadino. Dem, pentastellati, civici, comunisti e ancora partiti che non sono in giunta e in consiglio, Avs e "PeR", hanno tutti aderito e partecipato. Discorso diverso per altri pezzi della maggioranza, come l'Mpa, che questa mattina non si è visto in piazza (non pare ci fossero neanche esponenti di Azione). C'erano invece l'assessore Franzone e gli esponenti del suo gruppo, in quota Sud chiama nord. Di Stefano, a sua volta tra i partecipanti, sa che l'asse Pd-M5s è assolutamente imprescindibile per andare avanti. Le sue prese di posizione, nelle settimane della mini crisi, sono state rivolte in prevalenza ai democratici e ai pentastellati, quasi a voler richiamare un patto politico che a oggi è irrinunciabile, soprattutto con un Comune in dissesto e nell'attesa del bilancio e degli altri atti finanziari. Proprio iniziando dai temi, anche di carattere ampio, come la vicenda Palestina, quella della sanità (con la manifestazione regionale della prossima settimana) e l'impegno per il referendum di domani e dopodomani, in queste settimane l'asse consiliare del "modello Gela" sta forgiando una direttrice politica comune. Le segreterie continuano il dialogo, consapevoli che il supporto va dato al primo cittadino e agli assessori, in una fase che non è per nulla facile. Il bilancio stabilmente riequilibrato assorbe gran parte degli sforzi. Progressisti e civici non pare intendano scivolare nuovamente su recriminazioni di posizionamento. Oggi, in piazza, c'erano tutti i volti principali del "modello Gela", in primis i democratici e gli esponenti M5s (il vicepresidente Ars Di Paola e il senatore Lorefice non hanno mancato l'appuntamento). Il sindaco e i suoi civici non vogliono per nulla perdere il contatto con le altre forze della coalizione, soprattutto con quelle progressiste. Il patto non è blindato, senza se e senza ma, certamente però poggia su garanzie maggiori rispetto a qualche tempo fa. Ci sono le scadenze amministrative da osservare e traguardare ma il "modello Gela", in parte ridimensionato dalle provinciali, potrebbe diventare spunto di un'alleanza politica per le prossime regionali, in chiave appunto progressista e civica. Si riparte dai temi condivisi e da iniziative politiche unitarie e andranno poi affrontati i nodi che rimangono, compreso quello di altri alleati che si riconoscono in contesti politici differenti.

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