Teatro Eschilo, civiltà in movimento

 
0

Gela. Credo che questa volta si sia finalmente imboccata la strada giusta.

Mi riferisco al Teatro Eschilo di Gela e ai traguardi ambiziosi che si è voluto imporre.

Da quando ha riaperto i battenti, dopo il pluridecennale oblio, il restaurato ottocentesco Teatro Eschilo ha risvegliato in molti cittadini l’amore per quella attività antica di cui l’umanità, di qualunque latitudine e longitudine, non ha mai saputo fare a meno. Dacché è apparso sulla terra, l’uomo ha sempre sentito il bisogno incoercibile di raccontare e ascoltare storie.

La ragione? Scoprire il mistero della vita. E’ un rito che si ripete sempre uguale, ma che si rivela sempre affascinante quanto sorprendente. Ad un dato momento, si spengono le luci, si fa profondo silenzio, si apre il sipario e inizia la magia. In nessun altro luogo, in nessun’altra circostanza, l’inconscio dello spettatore viene infallibilmente colpito, il cuore rapito, la coscienza sommossa, la distinzione tra realtà e finzione si rivela un non senso, il cui comune obiettivo è di scandagliare la realtà più profonda dell’essere umano.

Quella del teatro è la sola attività umana nella quale viene presentato un campionario vastissimo di vite, profili, intrecci, situazioni tali da indurre il lettore e lo spettatore a mettere la propria vita in controluce, a valutarla, modellarla, darle luce e valore, cose che la consuetudine e inveterate abitudini molto spesso appannano.

Ora, se il buon giorno si vede dal mattino, c’è da augurarsi che al e per il Teatro Eschilo si prospetti un lungo e fruttuoso cammino. Intanto perché la direzione artistica è stata affidata ad una persona competente e particolarmente appassionata che risponde al nome di Francesco Longo. E proprio Longo, che si occuperà anche di Storia del Teatro antico e moderno, nonché di Improvvisazione e Note di regia, ha cominciato a realizzare quello che lui stesso ha definito un sogno da lungo tempo tenuto al caldo nel cuore e nella mente; si tratta di un corso della durata di un anno riservato ai talenti del luogo per elevarne il livello artistico-professionale. Corso riservato solamente a 15 partecipanti accuratamente selezionati, di cui fanno parte anche 5 corsisti provenienti da Licata e uno da Niscemi.

E questo dà l’idea di come sia stata vista l’iniziativa anche nel circondario e ambita la partecipazione. Il personale docente è di primissimo ordine, scelto tra il meglio disponibile in Sicilia. I nomi più altisonanti e blasonati sono quelli di Tuccio Musumeci, celebrato attore di grande esperienza che ha, tra l’altro, calcato i palcoscenici in varie parti del mondo, non ultimi quelli di New York e Buenos Aires: intratterrà i corsisti soprattutto sul Teatro dialettale; Romano Bernardi, attore e decano dei registi dal più che provato valore: si occuperà di Regia e recitazione.

Ma è tutto lo staff dei docenti che è di altissima qualità, la cui competenza è corredata di ragguardevoli curriculum. Penso a Guia Jelo e a Emanuela Muni, attrici di conclamato prestigio, le quali sapranno lasciare un segno evidente del loro talento in questo corso. Ma penso anche a Orazio Torrisi, noto Produttore teatrale, per Note di regia, Gestione dell’attore e Recitazione, nonché alle gelesi Maria Carla Aldisio per la Dizione e a Emanuela Ventura per il Movimento scenico.

E, non ultima per importanza e competenza, a Floriana Ascia per il trucco. I primi incontri e riscontri si sono rivelati piuttosto lusinghieri per i corsisti. Questo sarà sicuramente di sprone per tutto l’ambiente per il proseguo dell’iniziativa. Ne siamo contenti e orgogliosi. Anche Eschilo, in qualche parte del grande teatro che è l’universo, starà gioendo di soddisfazione per ciò che sta muovendosi nel luogo che ha calcato e eletto a sua nuova patria nel momento del suo tramonto terreno. Vogliamo credere che il suo spirito veglierà benevolo sul più sacro dei luoghi: il teatro.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here