Gela. “I tanti sfascisti che siedono in consiglio comunale hanno iniziato ad intravedere l’inizio della campagna elettorale e si sono scatenati anche sulla Tasi. L’aliquota all’uno per mille sarebbe elevata?
Basta confrontarla con quelle, veramente molto alte, adottate in altri comuni. Quest’ente, sta portando avanti una politica amministrativa fatta di aliquote bassissime per non pesare sui cittadini”.
L’esponente dell’Udc Guido Siragusa, in questo modo, risponde alle critiche piovute sul caso Tasi, anche durante la seduta consiliare di martedì sera.
“E’ veramente assurdo – continua – che gli stessi sfascisti, molti dei quali già consiglieri comunali in passato, accusino l’amministrazione di voler regalare soldi alle imprese per aggraziarsele. Il regolamento sulla gestione degli introiti delle royalties è stato votato in commissione da uno schieramento talmente eterogeneo da ricomprendere anche l’opposizione. Questo, non è assistenzialismo ma possibilità di crescita del tessuto economico della città. Purtroppo, quelli che criticano sono abituati ad assicurare regali per avere un ritorno elettorale. Non è il nostro caso. Molti di loro sono responsabili di aver negato il futuro alla città”.
Siragusa, quindi, difende a spada tratta la scelta assunta dalla giunta sull’aliquota Tasi e rimanda al mittente le tante critiche arrivate dai banchi del Partito Democratico. “Mi accusano di aver cambiato linea sulla riduzione delle imposte? – si chiede – fino a prova contraria, ho votato a favore di un’aliquota bassissima. La manutenzione dei plessi scolastici, il rifacimento del lungomare Federico II e della rete idrica come dovrebbero essere finanziati? Il pozzo è vuoto”.