Gela. “Messinese venne sfiduciato perché presentava Pef da nove milioni di euro. Ora, invece, siamo arrivati a tredici milioni di euro. Questa amministrazione comunale deve assumersi le proprie responsabilità, senza rifugiarsi sempre dietro a presunte colpe del passato”. I dem, che in consiglio comunale non hanno sostenuto né i Pef né la Tari 2021, non fanno passi indietro, anzi tengono a precisare che la linea Greco sui rifiuti è praticamente fallimentare. “La raccolta differenziata non funziona. Le percentuali sono basse e di conseguenza aumentano gli oneri per l’indifferenziato – spiega il segretario del Pd Guido Siragusa che questa mattina ha convocato una conferenza stampa – sembra quasi il film “Totòtruffa”. L’amministrazione comunale si vanta di aver garantito l’abbattimento della Tari per gli esercenti, limitatamente all’anno in corso. Ma quelli sono i soldi del decreto “Sostegni”. Il merito è del governo nazionale, non certo dell’amministrazione, che invece mette ancora una volta le mani in tasca ai cittadini, aumentando la Tari. Il sindaco e la sua giunta dovrebbero spiegarne le ragioni”. Siragusa e i consiglieri comunali Gaetano Orlando e Alessandra Ascia hanno confermato di essere del tutto distanti da questo modello di gestione del sistema dei rifiuti. “Il Pd, che ha avuto l’assessorato – aggiunge il segretario – ha cercato di cambiare le cose e andare oltre. Non abbiamo fatto male, anzi. Quando abbiamo capito che questa amministrazione non avrebbe fatto passi in avanti, abbiamo deciso di lasciare l’assessorato e la giunta. Non eravamo interessati ad un posto fine a sé stesso. Da quel momento, però, l’amministrazione comunale non ha fatto nulla. Niente isole ecologiche e niente premialità per chi differenzia regolarmente. Si sono limitati a pubblicare le immagini di chi abbandona i rifiuti in strada. Anche questi soggetti vanno disincentivati facendogli pagare canoni superiori e premiando invece chi le regole le rispetta”.
I dem, attraverso i consiglieri comunali, già preannunciano lo scontro anche sul bilancio di previsione 2021. Ancora una volta gli esponenti del Pd guardano all’uso delle royalties, versate nelle casse municipali dalle compagnie del settore estrattivo. “Siamo alle solite – confermano – quei soldi servono, per legge, al risanamento ambientale e allo sviluppo del territorio. Non vorremmo, invece, che cambiando il nome ad alcuni capitoli di bilancio, si cerchi di aggirare la normativa. Quello sul verde urbano, tale rimane e non può trasformarsi, d’un tratto, in risanamento ambientale del verde. Deve essere chiaro, i soldi delle royalties sono della città e vanno impiegati per le attività previste dalla normativa”. Partendo di nuovo dai rifiuti, i democratici tracciano una linea di confine netta, che li separa da quelli che furono gli alleati alle amministrative di due anni fa.