Gela. “I funzionari di Palazzo di Città non hanno mai ordinato la rimozione della targa. Non ci sono provvedimenti in merito. La lapide dedicata a Grazia Scimè è stata rubata”.
La denuncia arriva dall’imprenditore Antonio Giudice che, lo scorso novembre in piazza Salandra, aveva collocato
una targa in memoria della casalinga uccisa dalla mafia venticinque anni fa.
“Di quella lapide commemorativa – aggiunge – si sono perse le tracce. L’avevo collocata per coprire il vuoto lasciato dopo i lavori di ammodernamento della piazza. Avevo cercato di rispondere ai silenzi dell’amministrazione comunale su questo tema. Una donna barbaramente trucidata. Adesso, data la situazione, sto valutando di presentare una denuncia alle forze dell’ordine”.