Gela. Sono centinaia gli episodi di cessione di droga che sono stati ricostruiti dai pm della procura e dai militari della guardia di finanza, nell’arco di circa quattro mesi, a cavallo tra lo scorso anno e quello in corso. La cocaina era la più richiesta e l’attenzione si è concentra su Paolo Vitellaro, con precedenti penali, e Rocchina Meroni, raggiunti da provvedimento di custodia cautelare in carcere. Saranno sentiti venerdì, per l’interrogatorio di garanzia. Nell’ordinanza, emerge un ruolo attivo di entrambi e soprattutto di Meroni. L’attività di spaccio, secondo gli investigatori, avrebbe fruttato introiti notevoli, oltre diecimila euro al mese. Erano tanti i clienti e di conseguenza la domanda pare fosse sempre assai sostenuta. Gli investigatori ritengono ci sia stato pure un episodio di estorsione e lo addebitano a Francesco Scicolone, attualmente detenuto per altra causa e raggiunto per l’operazione appena concretizzata da obbligo di dimora. Sarebbe stato lui, secondo le accuse, a minacciare un interlocutore, forse per un debito in denaro maturato.
Scicolone, a sua volta, ha precedenti sempre per droga ma in questo caso l’addebito è per la contestazione di estorsione. Pare che fondamentale sia stata l’attività di intercettazione telefonica e quella finalizzata a seguire gli spostamenti di fornitori e clienti. I tre coinvolti sono assistiti dal legale Rosario Prudenti.