Gela. Le integrazioni documentali erano state chieste dai funzionari del Ministero dell’ambiente, che sono impegnati nella fase istruttoria del progetto della tangenziale, che collegherà la Gela-Catania con la 626 Gela-Caltanissetta. Un progetto da circa trecento milioni di euro, che attualmente è sottoposto agli accertamenti ministeriali, con la procedura di Valutazione di impatto ambientale. La conferma dell’avvenuta trasmissione degli atti è arrivata dal nuovo responsabile di Anas per la Sicilia. Nel corso di un incontro con il senatore grillino Pietro Lorefice, il vertice di Anas per l’isola ha spiegato che le integrazioni chieste sono state regolarmente inoltrate. Non dovrebbe esserci alcun ritardo, quindi, in una procedura avviata ad inizio anno, quando le carte del progetto arrivarono al ministero. Lorefice, qualche settimana fa, aveva ribadito la necessità che il progetto non andasse incontro ad inattesi stop, vista l’importanza di un’opera, tra quelle strategiche anche per Anas. Il tracciato interessa direttamente un sito della Rete Natura 2000 (Zps Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela). Di conseguenza, come si legge nella documentazione, è stato sottoposto a Valutazione di impatto ambientale. Il tratto interessato dagli interventi è lungo 15,80 chilometri e si prevedono cinque svincoli. Quello zona Pip, presso la strada provinciale 187; sulla provinciale 8 per Butera; sulla provinciale 81 via Mazzarino; lungo la statale 117 bis. Secondo i sindacati del settore, un progetto di questo tipo assorbirebbe una fetta importante della manodopera edile locale.
E’ stato nominato un commissario con il compito di monitorare i passaggi del progetto. Lorefice e il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri tengono in forte considerazione l’opera, che anche i sindacati del comparto considerano molto importante, per assicurare occupazione in un settore edile in difficoltà.
Autostrada sarebbe quella migliore. In quando si spenderebbero i soldi una volta sola, avere una sicurezza stradale migliore ,e un collegamento con il polo industriale. E con la scusa si potrebbero allargare o fare nascere industri o attività industriali.la città la manodopera e l’economia farebbe stare tutti bene. Spero che i nostri cervelloni politici penserebbero un po’ come idea per il futuro.