Gela. I fondi, per un totale di 100 mila euro, sono stati definanziati. Non rientrano più tra quelli del Patto per il Sud che sarebbero dovuti servire a coprire i costi per il completamento della campagna di scavo del sito archeologico di via Romagnoli. La decisione l’ha assunta, a fine febbraio, la giunta Musumeci, nuovamente al centro delle polemiche anche per il taglio dei 33 milioni di euro destinati alla città. Niente scavi dei bagni ellenistici, ritenuti di notevole importanza archeologica. Per i tecnici della Regione, l’area è privata e il progetto non sarebbe praticabile. “In realtà, poco prima che concludessi la mia esperienza in giunta – dice l’ex assessore Francesco Salinitro – avevo definito un accordo con i proprietari di quell’area che erano disponibili a cederla al Comune. Ritenevo che cessato il mio incarico, l’accordo fosse stato comunque concluso. Invece, ho saputo del definanziamento dei 100 mila euro e del fatto che l’intesa non è più stata ratificata. Credo che il Comune debba acquisire la proprietà dell’area. E’ importante averla, anche perché è a destinazione pubblica”. Probabilmente, anche il fatto che l’iter non sia andato avanti ha spinto i funzionari regionali a disporre il trasferimento dei fondi ad altri progetti. Secondo Salinitro, ci sono ancora tutte le condizioni per fare in modo che la campagna di scavo possa poi essere effettuata. “Partiamo dal presupposto che i fondi sono stati tagliati e non ci sono più – aggiunge – però, l’amministrazione comunale dovrebbe comunque acquisire l’area. I proprietari non hanno mutato le loro condizioni e sono disponibili ad un’intesa. Da interlocuzioni che ho avuto, mi risulta che anche la soprintendenza di Caltanissetta aveva definito un progetto per lo scavo di un’area archeologicamente molto importante. Anzi, il soprintendente Daniele Vullo è sempre pronta ad avere un dialogo costante con l’amministrazione comunale, su questa vicenda così come su altre che riguardano l’enorme patrimonio artistico e archeologico della città”.
Da anni, si parla degli interventi nel sito di via Romagnoli, dove nel frattempo sono stati realizzati diversi immobili privati.