Sversamenti e liquami nel fiume Gela, caso alla Commissione Ue
Gela. La vicenda dell’evidente inquinamento del fiume Gela, più volte denunciato da questa testata, arriva anche alla Commissione europea. Negli ultimi giorni, sversamenti si sono ripetuti. “Ancora un...

Gela. La vicenda dell’evidente inquinamento del fiume Gela, più volte denunciato da questa testata, arriva anche alla Commissione europea. Negli ultimi giorni, sversamenti si sono ripetuti. “Ancora una volta ho denunciato a Bruxelles l’ennesimo caso di inquinamento del fiume Gela. Ho chiesto alla Commissione europea se considera l’ennesimo sversamento come un’evidente violazione delle normative Ue in materia di tutela ambientale. E’ necessario – dice il parlamentare europeo Ignazio Corrao – un controllo nelle foci che sia regolare e non occasionale, come previsto dal piano di risanamento e dal piano di gestione dei siti di natura 2000”. Corrao ha depositato una seconda interrogazione alla Commissione europea. “Dall’inizio del nuovo sversamento – sottolinea Corrao – non è stato fatto nulla per contenere i reflui che stanno tranquillamente defluendo a mare. Già in passato avevo segnalato simili accadimenti a Bruxelles e oggi torno a chiedere cosa abbia fatto l’Europa dopo la mia segnalazione e di impegnarsi per condurre ispezioni mirate, destinate a comprendere l’origine di questo scempio. A distanza di tempo – – la situazione non accenna a migliorare, anzi. La Commissione non ha fatto nulla e neanche le istituzioni preposte hanno identificato la causa degli sversamenti. Stiamo assistendo ad un disastro ambientale senza colpevoli né controllori, il tutto mentre l’illecito è in atto. E’ come se in casa nostra entrassero dei ladri ma mentre denunciamo le forze dell’ordine non intervenissero per arrestarli. I cittadini di Gela meritano risposte”. La Capitaneria di porto e i magistrati della procura pare abbiano avviato verifiche, per tentare di arrivare alla fonte di un inquinamento che è ormai quasi abituale lungo il tratto del fiume che finisce in mare.