Gela. “Il consiglio comunale si riunirà davanti all’Ars e non andremo via fino a quando non arriveranno risposte chiare sulla vicenda del porto rifugio”. Il centrosinistra attacca la giunta. A conclusione della seduta monotematica convocata dal presidente Alessandra Ascia, è passata la proposta avanzata dal grillino Angelo Amato e dagli altri consiglieri comunali del Movimento cinque stelle. Una provocazione politica, nel tentativo di superare un’impasse che continua a danneggiare gli operatori marittimi e l’intera città. In aula, così, si è discusso di porto ma è chiaramente emersa l’attuale tendenza politica di molti gruppi rappresentanti tra gli scranni. Il centrosinistra, con in testa le esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo, si è schierato con il presidente della Regione Rosario Crocetta. Lui, come al solito, non c’era in aula, impegnato in tanti altri affari palermitani, ma di lui si è comunque dibattuto. I consiglieri del Megafono, quelli del Pd, insieme agli stessi esponenti di Adesso Gela, non hanno mancato di sottolineare le inefficienze che arriverebbero dalla giunta e dal sindaco Domenico Messinese. “L’ingegnere Calogero Foti della protezione civile regionale – spiega il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta – è stato molto chiaro. Ha dettato i tempi sia per la caratterizzazione sia per l’intervento necessario a realizzare il canale di emergenza. Questo, comunque, non incide sul progetto da oltre cinque milioni di euro. Spetta al sindaco firmare l’ordinanza”. Più scettici nei confronti della Regione, invece, si sono dimostrati gli esponenti del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici, che comunque hanno messo in testa alle loro priorità quella della piena riattivazione del porto rifugio, Insomma, per la gran parte dei consiglieri dell’unità di centrosinistra la giunta dovrebbe prendere atto di ciò che è stato stabilito a Palermo, sotto la supervisione del presidente Crocetta, assente ma difeso a spada tratta.
Il sindaco contro le inefficienze della Regione. Il sindaco Domenico Messinese, dopo aver richiamato una lunghissima catena fatta di inerzia istituzionale, che sarebbe alla base dell’attuale stato del porto rifugio, ha comunque ribadito come la giunta abbia operato sempre nel rispetto dei protocolli. Intanto, su proposta del capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino, è passata la proposta di convocare una riunione dei capigruppo consiliari necessaria a fare il punto della situazione. Dal centrodestra, invece, sono partiti messaggi meno concilianti verso Crocetta. Il forzista Salvatore Scerra ha addossato gran parte delle responsabilità proprio alla condotta della giunta Crocetta e dei tecnici intervenuti a supporto. Quasi un assist servito al suo deputato di riferimento all’Ars Pino Federico, presente in aula. Il deputato di Forza Italia si è concentrato sulle somme che, nel corso degli anni, sono venute a mancare nonostante i progetti già definiti. A questo punto, manca solo un porto rifugio dove la sabbia non la faccia da padrona.