Gela. I lavori per il depuratore di Lampedusa sono finiti al centro di una vasta indagine, condotta dai pm della procura di Agrigento. Tra gli indagati, ci sono anche due gelesi. Si tratta di Sonja Nunziatina Cannizzo e Luigi Fidone, rispettivamente amministratrice e direttore tecnico della Nurovi srl, azienda con sede legale a Catania, che si era aggiudicata le attività di adeguamento ed ampliamento dell’impianto di Lampedusa (adesso sotto sequestro). L’azienda, di recente, ha ottenuto l’appalto anche per la costruzione dell’impianto di trattamento meccanico biologico nella discarica Timpazzo. Gli investigatori agrigentini ipotizzano una serie di irregolarità, che avrebbero condotto a sversamenti in mare. Tra i reati contestati, ci sono l’inquinamento ambientale, la truffa e la frode in pubbliche forniture.
L’indagine sul depuratore. Sotto inchiesta anche due sindaci dell’isola, l’ex Giusi Nicolini e l’attuale Salvatore Martello. Le verifiche sono in corso e i pm della procura agrigentina non escludono nuovi sviluppi. In totale, sono tredici gli indagati.