Successo per l“Hospitalband”: musica e memoria alle mura federiciane
Il gruppo è composto unicamente da operatori sanitari ed è nato durante l’emergenza Covid. La formazione ha regalato al pubblico un repertorio ricco di emozioni, trasformando la musica in una vera “cura per l’anima”.
Gela. Una folla calorosa ha gremito ieri sera le Mura Federiciane del complesso scolastico S. M. di Gesù per assistere al concerto della Hospitalband, formazione composta interamente da personale sanitario e nata nei mesi più difficili della pandemia da Covid-19. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Amici della Musica “G. Navarra” con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana e del Comune di Gela, ha offerto al pubblico una serata a ingresso libero che ha unito musica, memoria e speranza.
La Hospitalband non è una band qualsiasi: è il frutto dell’incontro tra operatori sanitari che, durante l’emergenza sanitaria, hanno trovato nella musica una forma di resistenza emotiva, di sostegno reciproco e di comunicazione con l’esterno. Quella che era nata come un’iniziativa per alleggerire le giornate in ospedale si è presto trasformata in un progetto artistico vero e proprio, capace di calcare i palchi e coinvolgere comunità intere.
Guidata dalla voce intensa e carismatica di Maria Luisa Pirone, la band ha proposto un repertorio ricco di sfumature, spaziando tra brani italiani e internazionali, arrangiati con passione e cura
Ogni brano è stato accolto da lunghi applausi, in un’atmosfera che ha unito leggerezza e riflessione. La musica è diventata il filo conduttore per raccontare, senza parole, le emozioni vissute in prima linea durante la pandemia: la fatica, la speranza, ma anche la voglia di rinascita.
“È stata davvero una cura per l’anima – ha commentato Luciaba Vitale, spettatrice del concerto- Dopo tutto quello che abbiamo passato, ascoltare questi professionisti che con la loro musica trasmettono energia e passione è un dono prezioso”.
La serata conferma il ruolo dell’Associazione Amici della Musica “G. Navarra” come presidio culturale per Gela e il territorio circostante, capace di intrecciare musica, memoria e partecipazione.
14.9°