Successo per la presentazione del libro finalista al premio strega 2025
Grande partecipazione ieri sera per la presentazione di Quello che so di te , finalista al Premio Strega 2025.

Gela. Nonostante l'improvviso cambio di location dovuto alle condizioni meteo di ieri sera, la presentazione del romanzo "Quello che so di te di Nadia Terranova", finalista della 89° edizione del Premio Strega ha godutodi grande partecipazione di pubblico. L'evento all’insegna della cultura e della riflessione, originariamente in programma nella suggestiva location del Belvedere di Viale Mediterraneo, si è infatti spostata all' interno della pinacoteca comunale. L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura Peppe Di Cristina e della Presidente del Consiglio Comunale Paola Giudice, che hanno sottolineato l’importanza di portare la grande letteratura in spazi pubblici accessibili e simbolici per la comunità. All'evento era presente anche l'assessore Romina Morselli.
L’autrice Nadia Terranova ha dialogato con Paola Greco, offrendo al pubblico una riflessione profonda sui temi del romanzo: identità, memoria, relazioni familiari e il ruolo del dolore nella costruzione del sé.
A impreziosire la serata, le letture interpretate da Maria Carla Aldisio, che hanno dato voce ad alcuni passaggi toccanti del libro, e le esecuzioni musicali di Nuccia Scerra e Pietro Lo Chiano, che hanno creato un’atmosfera intima e coinvolgente.
Durante la serata è stato dato ampio spazio al pubblico, che ha avuto l’opportunità di dialogare direttamente con Nadia Terranova, ponendo domande e condividendo riflessioni personali su alcuni passaggi del romanzo. Tuttavia, il confronto non è stato privo di tensioni: l’autrice, di fronte ad alcune osservazioni critiche da parte dei presenti, ha scelto di interrompere il dibattito, preferendo spostare l’attenzione sul momento del firmacopie. Una decisione che ha suscitato reazioni diverse tra il pubblico, tra chi ha compreso la volontà di proteggere l’atmosfera dell’evento e chi invece ha percepito la scelta come una chiusura al confronto.