Gela. I dem, fino a oggi, hanno confermato il rapporto politico e amministrativo che li unisce al sindaco Di Stefano e al progetto per la città. Lo “sblocca royalties” varato dall’Ars, attraverso il maximendamento alla legge finanziaria regionale, dovrà essere lo spiraglio essenziale per arrivare al bilancio stabilmente riequilibrato. Gli esponenti del Pd hanno messo in campo ogni riferimento, sia regionale sia nazionale. “L’emendamento che è stato approvato è quello che ricalca la nostra legge – dice il commissario dem Giuseppe Arancio – dobbiamo essere chiari. Se non ci fosse stato chi scavava in profondità, non ci sarebbe stata l’acqua. La legge sulle royalties è dell’onorevole Speziale. Però, a noi non interessano queste gare. Stanno montando polemiche inutili, soprattutto dal centrodestra. Il Partito democratico ha votato contro la legge finanziaria ma certamente non contro i singoli provvedimenti che abbiamo contribuito a inserire, compreso quello per lo svincolo delle royalties. C’era un problema e ci siamo messi a disposizione. Sia alla Camera sia al Senato, accade che le opposizioni votino contro la legge di bilancio. Sono ragioni politiche. Il centrodestra e più in generale l’opposizione usano due pesi e due misure. In consiglio comunale la minoranza non si presenta spiegando che i debiti fuori bilancio devono essere approvati solo dalla maggioranza. Invece, per la legge finanziaria regionale, contraddicendosi, sostengono che l’opposizione l’avrebbe dovuta votare favorevolmente”. Arancio, che ha una lunga esperienza parlamentare a Palermo, qualche mese fa ha lasciato la giunta Di Stefano, con i dem che hanno ottenuto il via libera per due assessori, Giuseppe Fava e Peppe Di Cristina. “Il rapporto con il sindaco? Lasciamolo amministrare – aggiunge – è un momento delicato e ci sono tanti problemi. Ora, con lo “sblocca royalties” ci sarà la possibilità di chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato e abbassare le tasse. Sono questi i temi che ci interessano. Non abbiamo alcuna intenzione di fare pressing politico per i posti in giunta”.
Secondo il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, grande sponsor politico del primo cittadino Di Stefano, il “modello Gela” può diventare “modello Sicilia”, come alternativa netta al governo Schifani. “Si parte sempre dal progetto – precisa Arancio – non dobbiamo scoprire nulla di nuovo. Chi si rivedrà in un progetto comune ne farà parte. E’ questo il punto essenziale”. Arancio, alla guida della struttura commissariale del partito, sta traghettando il gruppo cittadino verso il congresso. I primi mesi dell’anno appena iniziato potrebbero essere decisivi. “Dobbiamo dare una struttura definitiva e stabile al nostro partito – conclude – spero che si arrivi al congresso prima possibile. Ci saranno intanto delle variazioni nella struttura commissariale. L’assessore Fava è molto impegnato nella sua attività amministrativa e non riesce più a conciliare gli impegni istituzionali con quelli da commissario. Darò spazio ad altri dirigenti del partito per completare la struttura commissariale”.