Gela. “Altro che trionfalismi. Il passaggio all’Autorità portuale della Sicilia Occidentale crea un disastro enorme. Si bloccherà tutto”. L’architetto Francesco Salinitro, tra gli ispiratori del comitato per il gate portuale, contesta su tutti i fronti la scelta di collocare il porto rifugio e quello isola sotto la competenza dell’Autorità della Sicilia Occidentale. L’annuncio ufficiale, questa mattina, l’hanno dato il sindaco Lucio Greco e il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, che hanno lavorato su questo tema, parlando di risvolti che possono avviare un lungo percorso per il “porto del Mediterraneo”. “E’ un guazzabuglio incredibile – dice Salinitro – abbiamo una dogana a Porto Empedocle, una Zona economica speciale a Catania e facciamo parte dell’area logistica integrata, sempre di Catania. Ora, invece, piuttosto che completare il percorso per entrare nell’Autorità della Sicilia Orientale, ci spostiamo a Palermo. Qual è la logica? Non si capisce. Così, anche gli investitori desisteranno. Il caos è totale, causato da soggetti istituzionali privi di una qualsiasi visione”. Salinitro, da assessore, fece parte della giunta Messinese che avviò l’iter per la collocazione dell’area portuale locale, nell’orbita dell’Autorità della Sicilia Orientale. Ora, invece, cambia tutto. “Quando ci saranno da destinare i fondi della Zona economica speciale, alla città non arriverà nulla”, aggiunge Salinitro.
In questi mesi, il comitato ha lavorato per allacciare rapporti con eventuali investitori e con altri siti portuali nazionali. L’amministrazione comunale, invece, ha scelto la direzione dell’Autorità palermitana, presieduta da Pasqualino Monti. “L’unico successo – conclude Salinitro – l’ha ottenuto il sottosegretario Cancelleri, che salva la sua provincia e il suo bacino elettorale, rendendo ancora più difficile il passaggio alla Città metropolitana di Catania”.