Gela. Il finanziamento da 30 milioni di euro ottenuto dal Comune, attraverso il piano “Qualità dell’abitare”, domani dovrebbe portare in municipio anche il senatore Pietro Lorefice. E’ in programma una riunione, oltre alla presentazione ufficiale dei risultati comunicati da Roma. I grillini hanno fatto leva sui loro riferimenti nazionali, aprendo un canale con l’amministrazione, proprio sui progetti poi finanziati. Non a caso, è l’altro grillino Giancarlo Cancelleri l’attuale sottosegretario alle infrastrutture e il dicastero del quale fa parte ha coordinato tutte le operazioni per “Qualità dell’abitare”. Lorefice, nonostante tutto, rimane ancora titubante sull’effettiva volontà dell’amministrazione comunale, almeno di collaborare su un piano istituzionale, come è avvenuto in quest’ultimo caso. “Spesso veniamo contatti solo quando le cose non riescono ad attecchire”, dice. Ha un filo politico diretto con il consigliere comunale pentastellato Virginia Farruggia, componente della commissione sviluppo economico, che ha attivamente collaborato nella fase di definizione dei progetti da inoltrare al ministero. Il senatore non trascura neanche l’ennesimo “intoppo” nelle procedure, eterne, per i lavori del porto rifugio, insabbiato da anni. “Fino a quando la Regione si ostinerà ad inoltrare documentazione insufficiente – dice ancora – l’iter non potrà sbloccarsi. Attendiamo un tavolo ministeriale, che sarà coordinato da Cancelleri”. Su un piano più strettamente politico, Lorefice e il gruppo grillino locale, vicino alla linea dell’ex premier Giuseppe Conte, ormai pensano ad una prospettiva di coalizione, a cominciare dall’intesa con il Pd. “Non saremo più soli contro tutti – continua – ci sono forze convinte che si possa costruire una grande coalizione di centrosinistra. Anzitutto, siamo impegnati nella fase 1 e stiamo lavorando, al nostro interno, per lo statuto e la carta dei valori. Poi, toccherà alla costituzione degli organi regionali, provinciali e locali”. Il senatore conferma che in città le interlocuzioni sono assolutamente aperte con i dem. “Su alcuni temi, come i rifiuti, ci confrontiamo spesso e recenti comunicati lo dimostrano. Su Timpazzo, non escludo neanche una richiesta di intervento del Ministero della transizione ecologica, sia attraverso l’Snpa che con Ispra. Bisognerebbe valutare l’effettiva portata del sito rispetto ai quantitativi autorizzati”, dice ancora.
Esponenti locali del Pd e quelli del Movimento cinquestelle erano al sit-in di protesta contro i conferimenti ulteriori in discarica, disposti dalla Regione. Un rapporto, quello tra dem e grillini, che avrà come banco di prova più consistente, quello delle regionali del prossimo anno. I pentastellati dovranno valutare parametri che al loro interno rimangono invariati, come il vincolo dell’incandidabilità dopo il secondo mandato. “Quelli sono principi che non sono stati messi in discussione – conferma Lorefice – per le prossime regionali, non è comunque un vincolo che possa riguardare i due uscenti del territorio, che sono entrambi al primo mandato. Chiaramente, ci confronteremo, questa volta, in una coalizione ampia”. Secondo il senatore, il punto di partenza sono però i “temi”. “Bisogna veramente lavorare sui temi – conclude – aprendo al territorio. Questo è imprescindibile”.