Gela. Dopo oltre cinque ore di confronto, nel primo pomeriggio in aula consiliare, è passato l’atto di indirizzo, a firma civica, che impegna il sindaco a richiedere un tavolo tecnico e politico sull’impianto rifiuti per la Sicilia occidentale e un accesso agli atti, così da valutare maggiori aspetti tecnici. E’ stata una seduta del civico consesso, che ancora una volta ha segnato l’assenza della Regione. Non c’erano il presidente Nello Musumeci e l’assessore all’energia Daniela Baglieri, fautori della soluzione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti dell’area occidentale dell’isola. “La Regione ha dimostrato pochezza politica – dice il consigliere di “Una Buona Idea” Rosario Faraci che è stato tra i proponenti del monotematico e ha firmato l’atto di indirizzo – il presidente e l’assessore, prima hanno gettato la bomba e poi hanno nascosto la mano”. Se il dibattito è stato molto lungo, con interventi di ogni tipo, sia strettamente politici che più marcatamente tecnici, compresi quelli dei manager delle società del settore che hanno presentato il progetto da circa 800 milioni di euro, a destare qualche “sorpresa” è stata la conta finale delle presenze. L’atto di indirizzo, infatti, è passato solo con il sì di undici presenti, compresi alcuni esponenti di opposizione. “Non mi meraviglia – dice Faraci – chiaramente, e non è nulla di personale, dal capogruppo di Forza Italia mi sarei aspettato l’assenza. Anche perché quando si parla di infrastrutture che non ci sono e di progetti che non sono mai stati realizzati, è normale che i partiti che sono al governo della Regione possano trovarsi in difficoltà. Ho trovato strane anche alcune assenze, di consiglieri magari più vicini al mondo del sindacato. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico, perché c’è bisogno di valutare con molta attenzione e senza passerelle. Quando si toccano temi così importanti, bisognerebbe evitare la campagna elettorale. Io stesso sto facendo campagna elettorale per un nostro candidato alla regionali. Bisogna però andare oltre e anzitutto partire dalle condizioni per lo sviluppo. Senza quelle, è inutile concentrarsi sulla tecnologia dell’impianto. Abbiamo voluto il consiglio monotematico perché ritenevamo molto importante coinvolgere la città e renderla più consapevole”. Probabilmente, Faraci si sarebbe aspettato una presenza finale più ampia, anche per lanciare un segnale alla città. “Ripeto, alcune assenze sono state strategiche, altre invece si devono anche alla stanchezza, dopo cinque ore di dibattito. Gli interventi ci sono stati. Probabilmente, dovremmo superare una certa immaturità politica. Torno a chiedermi, inoltre, dove sia la Regione”. Non è la prima volta che dai banchi dei civici si alza l’esigenza di un chiarimento generale tra le fila della maggioranza. Lo stesso Faraci ha spesso sottolineato che non ci si possa rifugiare dietro ad assenze, politicamente strategiche.
E’ stato uno dei temi che ha posto in contrato i pro-Greco e Forza Italia; così come la mancanza di una rappresentanza all’assise civica è stata individuata come un discrimine importante nel rapporto con i renziani di Italia Viva, che hanno appena abbandonato la giunta. I pro-Greco mirerebbero ad avere numeri più rassicuranti in consiglio comunale e il dibattito di oggi ha ancora una volta posto l’obiettivo sui troppi banchi vuoti. Nella corsa per le regionali, sui rifiuti i partiti di governo alla Regione probabilmente non si sono voluti scoprire, anche se interventi netti ce ne sono stati, come quello del forzista Carlo Romano. Sui numeri d’aula, anche il sindaco dovrà verificare con attenzione, in vista di una verifica interna, che pare slittare a causa dell’isolamento dell’avvocato, risultato positivo al Covid.
Caro consigliere Faraci, prima di aprire bocca dovrebbe accertarsi che il Cervello sia collegato.
Accusare il Presidente della Regione e l’Assessore all’Energia Baglieri di pochezza ” POLITICA “, da parte di chi ad oggi non ha rappresentato e non rappresenta ” NESSUNO ” , se non se stesso e quattro parenti, è di una gravità ” INAUDITA ” .
L’On. MUSUMECI, ha ricoperto incari PRESTIGIOSI con il consenso dei ” SICILIANI ” , TANTI…, Presidente della Provincia più suffragato d’Italia per 10 anni , 3 volte Deputato Europeo prendendo più voti di Leader del calibro di Gianfranco FINI, mentre il consigliere Faraci era impegnato a spararne una più grossa delle altre, non voglio aggiungere altro, perchè altrimenti rischierei di dare troppa importanza e considerazione.
firmato, Peppe Migliore vice Commissario di Diventerà Bellissima.