Studenti, magistrati e avvocati: diritto e casi pratici analizzati insieme alle classi del “Carafa”

 
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Gela. L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), in virtù di un protocollo di intesa raggiunto sin dal 2014 con il Ministero dell’Istruzione (oggi, MIM), propone, grazie al supporto delle Camere Penali territoriali, nei trienni delle scuole superiori un percorso educativo-formativo di educazione alla legalità per le competenze trasversali e l’orientamento, all’interno del primo pilastro dell’insegnamento dell’Educazione civica ossia Costituzione (Diritto e Legalità). I ragazzi sono sensibilizzati e orientati in ordine ai principi costituzionali, che riguardano il processo penale, quali il principio di non colpevolezza e la funzione della pena (art. 27 Cost.), il diritto di difesa (art. 24 Cost.) e il giusto processo (art. 111 Cost.). Al progetto in questione nell’attuale anno scolastico ha aderito (tra gli altri) l’Istituto di Istruzione Superiore “C.M. Carafa” di Mazzarino, la cui Dirigente Scolastica, Dott.ssa Adriana Quattrocchi, e il referente del progetto, Prof. Giuseppe d’Antona, hanno selezionato oltre trenta studenti delle classi quinte del Liceo Classico e dell’indirizzo tecnico Amministrazione Finanza e Marketing (AFM). I cinque incontri, tenutosi da dicembre 2023 a marzo 2024, sono stati incentrati sulla proiezione di un video, in cui ampio risalto è riservato al mondo carcerario e alle documentate condizioni di sovraffollamento e di degrado di alcuni istituti di pena, e alla testimonianza diretta di un giovane, coinvolto in una vicenda penale, che ha sperimentato in prima persona il peso gravoso e le distorsioni informative del c.d. “processo mediatico”. Durante l’anzidetto percorso gli studenti sono stati impegnati direttamente nella trattazione di un case study e hanno, pertanto, simulato in aula lo svolgimento di un processo. A conclusione del progetto i giovani studenti, grazie alla disponibilità del presidente del Tribunale di Gela, Dott. Roberto Riggio, hanno assistito ad un’udienza presso Palazzo di giustizia, quale momento di reale applicazione dei suindicati principi. Il presidente Riggio ha ringraziato la Camera penale e l’istituto “Carafa” e ritiene che iniziative come questa consentano un’interazione tra istituzioni e realtà scolastiche e formative.

Per la Camera Penale di Gela gli incontri sono stati tenuti dagli Avv.ti Angelo Gaccione, Valentina Lo Porto e Federica Maganuco e hanno visto la partecipazione del procuratore della Repubblica, Dott.ssa Lucia Musti, e del giudice togato, Dott.ssa Serena Berenato, che hanno favorito la presenza delle scolaresche in tribunale. Gli studenti che hanno attivamente partecipato all’iniziativa parlano di “un’esperienza formativa svolta a diretto contato con gli avvocati penalisti del foro di Gela”. Spiegano che si è trattato di “un arrichimento del loro bagaglio culturale e formativo”. Sono stati messi davanti a casi pratici che inevitabilmente permettono riflessioni, condotte insieme agli avvocati e ai magistrati del presidio locale.

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