Gela. Una diffida ufficiale da parte degli operatori del servizio igiene dell’Asp: la struttura di via Palazzi, attualmente utilizzata per ospitare circa venti migranti richiedenti asilo, deve essere adeguata. Allo stato attuale, non sarebbe conforme alle esigenze legate proprio alla vita quotidiana dei giovani eritrei e somali.
Il controllo da parte dei tecnici dell’Asp è stato effettuato negli ultimi giorni, a conclusione di un più ampio giro di accertamenti che ha avuto al centro diverse strutture destinate ad accogliere migranti e disabili mentali. Spazi fin troppo angusti per consentire agli ospiti di espletare le proprie esigenze.
I controlli non hanno neanche trascurato l’eventuale presenza di figure professionali, interne alla struttura, in grado di supportare, soprattutto a livello psicologico, i giovani africani trasferiti nell’immobile di proprietà dell’Ipab Antonietta Aldisio nell’ambito del programma Sprar organizzato dai funzionari del ministero dell’interno a fronte dell’arrivo di migranti sulle coste siciliane.
I tecnici dell’Asp hanno compiuto un controllo sull’intero immobile, attualmente dato in affitto ad una cooperativa che si occupa di gestire il programma di accoglienza dei richiedenti asilo politico. E’ stata accertata la presenza di spazi fin troppo angusti per la presenza di oltre venti giovani. Per questa ragione, i responsabili della cooperativa dovranno provvedere all’adeguamento. In caso contrario, potrebbero prodursi conseguenze ulteriori.
Nelle scorse settimane, i richiedenti asilo collocati nell’immobile di via Palazzi hanno protestato a causa dei tempi sempre più lunghi necessari per la valutazione delle loro richieste d’asilo.