Stretta dei 36 della Turco, paralisi della raffineria tra diretto e indotto

 
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Uno dei presidi nei pressi di raffineria

Gela. I sindacati, anche quelli dei chimici, hanno tentato di arrivare ad una mediazione. Niente da fare, però. I lavoratori della Turco Costruzioni non allentano i presidi. Indotto e diretto di raffineria sono quasi del tutto paralizzati. C’è stata tensione ai presidi, questa mattina. I sindacati, soprattutto la triade dei chimici, hanno provato l’opera di convincimento. Senza risposte sulla ricollocazione dei trentasei licenziati, però, gli operai Turco proseguono la protesta dura.

I presidi vengono mantenuti da oltre due settimane, senza che dalle aziende siano arrivate risposte certe sull’assorbimento dei licenziati. La vicenda, a questo punto, rischia di diventare ancora più aspra, con gli operai delle altre aziende dell’indotto che non nascondono la volontà di far rientro in fabbrica. Da Palermo e dal municipio, inoltre, le notizie che trapelano sui fondi a disposizione per l’accordo di programma e l’area di crisi complessa non lasciano presagire nulla di buono.

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