Gela. Quanto accaduto al runner, investito da un’auto lunedì sera a ridosso di via Rio de Janeiro e poi trasferito a Palermo, è la conseguenza, tra le altre cose, di una sicurezza stradale che in città manca. Lo spiega il presidente della sezione locale Fiab, Simone Morgana, che da anni chiede interventi seri non solo per la messa in sicurezza delle arterie stradali, ma anche per rivedere del tutto il modello di mobilità cittadino. “Lo denunciamo da anni, negli ultimi mesi in maniera ancora più intensa, le strade in città, a causa delle auto che circolano incontrollate e senza limiti, sono diventate pericolose per tutti gli utenti deboli della strada. Non è un problema di piste ciclabili, ma un problema generale. L’ennesimo gravissimo incidente che ha coinvolto un pedone in viale Indipendenza ne è la dimostrazione. Vicini a lui e alla famiglia continuiamo a chiedere interventi seri sulla gestione della mobilità, per evitare questi eventi – dice Morgana – proprio pochi giorni fa un’auto in pieno centro storico ha sbandato, distruggendo, simbolico evento, uno dei pali che sostengono le tabelle elettroniche della Ztl. Lo spazio pubblico è delle persone, dei ciclisti, dei pedoni, dei bambini, delle persone con disabilità e non delle automobili. Lo spazio deve essere condiviso e non totalmente sottratto. Oggi, appartiene solo alle auto”.
Morgana elenca gli interventi che ritiene più urgenti, nel tentativo di evitare fatti come quello che di lunedì sera. “Servono interventi drastici per ridare sicurezza e tutela ai cittadini. Ampliare le Ztl e renderle continue, creare aree pedonali, ripristinare le zone 20, ridurre il limite di velocità nelle principali arterie cittadine destinate al traffico veicolare a soli 30 km/h, con un controllo costante e il posizionamento di barriere idonee a far rallentare le auto, con chicane, cuscini berlinesi, dossi. Serve creare isole salvagente in via Venezia per rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali con appositi restringimenti. Servono corsie ciclabili, cosa diversa dalle piste, e spazi stradali sottratti alle auto e destinati ai pedoni. Serve bloccare o limitare la circolazione delle auto nei quartieri residenziali, rendendo tutte le vie di quartiere strade ciclabili e zone 20 – dice ancora Morgana – servono controlli sulla velocità delle automobili. Serve l’applicazione di un piano chiaro e coordinato e non interventi spot e temporanei. Parliamo di diritti che vengono violati e l’amministrazione non può ancora temporeggiare, perché l’assenza di interventi concreti per la tutela delle persone potrebbe essere una mancanza direttamente imputabile a chi amministra la città”. Senza veri interventi di messa in sicurezza, anche l’ente comunale rischia di andare incontro a gravi responsabilità.
Servono strade sicure si. Iniziando dalle buche, illuminazione, della vegetazione che ingombra le arterie ecc.ecc……