Strade Bulala al Comune, finanziamento Regione era a rischio: convocato consiglio

 
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Gela. La prima richiesta dell’associazione “Bulala” risale ad oltre due anni fa. Il rischio che si è concretizzato è di perdere il finanziamento di un programma regionale che assicura fondi per le strade rurali. Gli operatori agricoli hanno cercato riscontri istituzionali, che fino ad oggi non avevano avuto. Il consiglio comunale, però, ha valutato la situazione e lunedì, d’urgenza, si terrà una riunione dell’assise civica. Serviva infatti una presa d’atto del consiglio, necessaria in base a quanto previsto dalla Regione. Il progetto prevede che alcune strade che rientrano tra le regie trazzere passino sotto la competenza del Comune. La Regione assicurerà le somme e per i primi cinque anni la copertura dei costi manutentivi ricadrà sull’associazione, ma con il passaggio al Comune, che avrà la competenza complessiva. Gli agricoltori della zona di Bulala, in questo modo, vorrebbero arrivare a soluzioni concrete, per avere strade finalmente percorribili. Senza risposte da Palazzo di Città, perdere il finanziamento era la conseguenza diretta. Un gruppo di consiglieri, come spiega Rosario Faraci di “Una Buona Idea”, ha chiesto al presidente Salvatore Sammito di fissare una seduta dell’assise civica, passo fondamentale per non far saltare il sostegno regionale. La richiesta è stata sostenuta, in maniera convinta, anche dal consigliere Valeria Caci.

“Purtroppo, a causa di quello che non è stato fatto – dice Faraci – l’associazione si è trovata davanti al rischio di perdere l’occasione fornita dalla misura regionale. Abbiamo chiesto di fissare subito una seduta e così sarà possibile ultimare il passaggio che mancava. L’inerzia burocratica è inaccettabile. Parliamo di strade che altrimenti sarebbero state destinate all’abbandono totale. Non si capisce perché si debba sempre arrivare alle conseguenze estreme. C’è tutta la progettazione e somme che saranno stanziate dalla Regione. Gli operatori di Bulala, con progetti già completi e definiti, avranno la possibilità di lavorare con strade fruibili, visto che gli enti che dovrebbero assicurare la manutenzione non l’hanno mai fatto”.

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