Gela. La denuncia per diffamazione venne presentata dall’ex sindaco Messinese, che si ritenne leso da commenti e da una foto, postati sui social, all’indomani del suo divorzio politico dal Movimento cinquestelle. La Corte d’appello di Caltanissetta ha confermato l’assoluzione per gli imputati, che avevano già ottenuto una pronuncia favorevole in primo grado, dal tribunale di Gela. Si tratta dell’ex parlamentare europeo Ignazio Corrao, di uno dei pentastellati della prima ora, Luigi Calà, e dell’esercente Niki Interlici. La difesa, con il legale Flavio Sinatra, ha concluso per la conferma del verdetto favorevole e per il non accoglimento dei ricorsi avanzati, anche dalla parte civile. L’ex sindaco si è costituito nel procedimento, rappresentato dall’avvocato Venere Salafia. In primo grado, la stessa procura parlò di “critica politica”, seppur condotta dagli imputati con frasi forti e immagini, postate sui social network.
L’assoluzione, in appello, è arrivata inoltre per Marco Ponzio. Difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio, in primo grado era stato ritenuto responsabile e gli era stata imposta una multa da mille euro. Per la sua posizione, emerse l’uso di epiteti espliciti diretti all’allora primo cittadino, sempre finalizzati, in maniera piuttosto dura, a contestare la decisione di rompere con il Movimento cinquestelle, di fatto mutando il progetto politico originario. Le difese di tutti gli imputati hanno ripetutamente escluso l’esistenza degli estremi del reato di diffamazione.