PALERMO (ITALPRESS) – “Paracadutata un corno. La mia famiglia è di origine siciliana. San Fratello è il Paese dei miei avi, e torno ogni anno per la festa dei patroni Cirino, Alfio e Filadelfo. Il mio rapporto con la Sicilia non si è mai interrotto, anche quando sono stata al ministero degli Affari Esteri”. Così Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri del Senato e candidata del centrodestra nel collegio unimominale di Gela per un seggio a Palazzo Madama, in un’intervista all’Italpress, risponde a chi definisce la sua candidatura “paracadutata”.“Sono anche cittadina onoraria di Mazara del Vallo, dove sono stata spesso a sostegno del comparto della pesca”, prosegue la Craxi, che evidenzia il ruolo che può giocare la Sicilia sull’energia. “E’ già un hub energetico. Pensiamo alle grandi pipeline che arrivano a Mazara del Vallo, a Gela, per poi salire lungo il Paese. La regione ha già un grandissimo ruolo di snodo dei commerci energetici e agroalimentari nel Mediterraneo – spiega -. Può essere implementato questo ruolo, e sicuramente con la crisi energetica che ci aspetta una delle cose da fare è proprio rafforzare le linee di trasmissione che già esistono”.Dalla Craxi apprezzamento per la scelta del centrodestra di puntare su Renato Schifani in Sicilia: “Dopo tante sciocchezze sull’uno vale uno, finalmente in Sicilia il candidato è una figura di grande esperienza istituzionale, e ha avuto il grande merito di ricompattare il centrodestra. Farà bene”.“La Sicilia è una regione magnifica, con grandi eccellenze. C’è un rovescio della medaglia, una cultura assistenzialista atavica, difficile da combattere – aggiunge -. Queste due facce della medaglia vanno unite, bisognerà vincere la sfida dell’innovazione. Non manca niente alla Sicilia, è una terra che ha dato all’Italia tantissimo, con uomini di cultura conosciuti in tutto il mondo. La Sicilia ce la farà”.
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