Stalking condominiale, la Cassazione respinge il ricorso dell'accusa: niente divieto di dimora
Gela. La Cassazione ha respinto il ricorso della procura. Rimane dunque valido il provvedimento del tribunale del Riesame sul caso dello stalking condominiale. Non dovranno cambiare residenza su ordin...

Gela. La Cassazione ha respinto il ricorso della procura. Rimane dunque valido il provvedimento del tribunale del Riesame sul caso dello stalking condominiale. Non dovranno cambiare residenza su ordine del giudice i componenti di un intero nucleo familiare, assistiti dall’avvocato Flavio Sinatra.
Per un uomo di 55 anni e la sua famiglia era scattato il 23 gennaio il divieto di dimora e di accesso nella propria abitazione. La famiglia in questione era accusata di una serie di comportamenti persecutori durati per lungo tempo (accusando la parte offesa di false aggressioni), urla e schiamazzi notturni, musica ad altissimo volume, che provocavano alla famiglia vicina di casa, un perdurante stato di timore e d’ansia, e costringendola a cambiare abitudini di vita. Il Riesame annullò il provvedimento accogliendo il ricorso della difesa, secondo cui invece le vere minacce e le persecuzioni arrivavano dai vicini di casa.
17.2°