Gela. Un coro unanime di sprono alle donne a denunciare ogni tipo di violenza subita giunge dalla magistratura, dal mondo politico, religioso e del volontariato. La città ieri, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne,
ha promosso convegni e incontrato studentesse, mentre il neo assessore alle Pari opportunità, Marina La Boria, annuncia “l’istituzione di una consulta femminile, e numerose altre iniziative che possa contribuire concretamente ad una più equa evoluzione e partecipazione di ogni cittadino, senza distinzione di genere, all’interno della società”.
Ieri, nell’auditorium del liceo socio-psico-pedagogico “Dante Aligheri” sull’argomento è intervenuto anche il procuratore Lucia Lotti, invitando le donne “a recarsi in tribunale e denunciare ogni violenza”. Il convegno è stato promosso dai club service Fidapa, presieduto da Grazia Condello, Inner wheel coordinato dalla giornalista Liliana Blanco e Soroptimist International di Mariangela Faraci. Tra i relatori, il sostituto procuratore Elisa Calanducci e don Giuseppe Fausciana, responsabile del Movimento giovanile Macchitella che ha ammesso, “in città è un costume assistere a storie di violenza di donne picchiate, minacciate e vittime di mariti o semplici fidanzati. Ho assistito anche ad una liceale costretta a lasciare gli studi ed emigrare altrove perché oppressa dalle continue ripicche del suo ex ragazzo”.
“La violenza uccide le donne più degli incidenti stradali ed è la seconda causa di morte in gravidanza – conclude Selenia Giudice – Eppure il 96 per cento delle violenze non viene ancora denunciato”, il primo cittadino, Angelo Fasulo ha ricordato che “Il 25 novembre deve rappresentare per ciascuno di noi una data simbolica, non solo per l’evento storico a cui essa si ispira ma anche, e soprattutto, per dare maggiore slancio ad una più profonda opera di sensibilizzazione sulle condizioni attuali dell’universo femminile, attraverso la promozione di tutte le iniziative connesse a questo evento”.