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"Spiagge sporche, altro che turismo!", Scerra: "Solo disorganizzazione amministrativa"

Gela. “Le spiagge devono essere pulite almeno una volta al giorno”. Il consigliere comunale Salvatore Scerra si rivolge ancora una volta all’amministrazione comunale e vede il turismo in città come un...

A cura di Redazione
15 giugno 2021 19:23
"Spiagge sporche, altro che turismo!", Scerra: "Solo disorganizzazione amministrativa" -
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Gela. “Le spiagge devono essere pulite almeno una volta al giorno”. Il consigliere comunale Salvatore Scerra si rivolge ancora una volta all’amministrazione comunale e vede il turismo in città come un lontano “miraggio”. “Come da consuetudine, l’amministrazione comunale, in persona del sindaco, deve essere pubblicamente richiamata ai suoi doveri perché non è ancora partito il servizio di pulizia delle spiagge. Si parla tanto di resilienza negli ultimi tempi, la spinta che a livello mondiale deve stimolare le pubbliche iniziative per la ripresa economica che, in territori come il nostro, dovrebbe partire dal turismo. Turismo – dice Scerra – una parola mortificata nella nostra città dalla disorganizzazione amministrativa. Il sole, il mare, la spiaggia, il lungomare per alcuni fonte di arricchimento, economico e sociale, per noi è emblema di criticità. Si riempiono la bocca in campagna elettorale con slogan del tipo “Gela meta turistica” ma, è questo il modo?”. In più occasioni, Scerra ha richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale, proprio su quello che dovrebbe essere un punto di forza, ovvero la costa e le spiagge.

“Sono stanco di ricordare che occorre, almeno una volta al giorno, la pulizia accurata della spiaggia, il posizionamento lungo tutto il litorale di un sufficiente numero di cestini idonei a garantire la raccolta differenziata e il servizio di raccolta di tutto ciò che gli immancabili incivili lasciano in spiaggia. Nei territori dove il turismo balneare è considerato una risorsa, il servizio di pulizia e cura della spiaggia non è limitato al solo periodo estivo – aggiunge – ma viene effettuato anche d’inverno. In città, purtroppo, non avviene nemmeno nel periodo estivo. Dovrebbe servire, anzitutto, per ragioni di igiene pubblica, altro che decoro e turismo. Sarebbe ora di cambiare cultura e sentirci turisti a casa nostra”. Secondo Scerra, solo partendo dal decoro e dalla pulizia della costa, si può puntare a richiamare turisti, non solo quelli di rientro per il periodo estivo.

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